Se pensiamo di andare allo sportello della nostra banca, inserire la carta bancomat, digitare il codice segreto coprendo con la mano, nel caso fosse stata installata una telecamera in alto, e andarcene tranquilli con il nostro gruzzoletto, sicuri che nessuno possa averci clonato il bancomat… forse dovremmo iniziare ad avere qualche dubbio.
Non basta più infatti mettere la mano sopra per evitare che una telecamera nascosta in alto riprenda il nostro codice. Lo ha dimostrato un filmato diffuso lo scorso anno dai carabinieri che nella capitale, sono riusciti a cogliere in flagrante un duetto di clonatori e a visionare tutta l’attrezzatura apposita per clonare una carta bancomat.
In una prima fase si vedono i due clonatori: uno ovviamente fa il palo e l’altro passa all’azione e più veloce della luce applica sullo sportello uno “skimmer” di colore verde, alimentato a batteria, che serve a copiare i dati della carta magnetica, e ci piazza sopra un adesivo che sembra tale e quale a quello del circuito bancomat. E la prima mossa é andata. A questo punto estrae una barra dello stesso materiale e colore dello sportello, dove c’è una piccolissima telecamera che riesce a riprendere il codice segreto. E non dall’alto verso l’alto, perchè la telecamera viene posizionata sul lato sinistro, opportunamente coperta con un altro fantomatico adesivo che non si fa notare specialmente se non siamo troppo accorti. I due si allontanano e al posto del malcapitato di turno, si ritrovano le forze dell’ordine. Nel caso in cui qualcuno fosse andato a prelevare, in quattro e quattro otto i due clonatori avrebbero estratto i due apparecchi e si sarebbero impossessati dei vari dati.
Quindi, se vogliamo arginare tutti i rischi ed evitare che qualcuno riesca a clonare il bancomat, quando andiamo allo sportello, verifichiamo sempre che nelle immediate vicinanze non ci sia nessuno con atteggiamento sospetto e che non siano state applicate apparecchiature posticce, adesivi, soprattutto tastandoli per controllare che non coprano strane apparecchiature.