Alla morte di un congiunto purtroppo, al dolore della perdita si aggiungono anche tutte quelle pratiche burocratiche da portare a termine, per essere in regola con il fisco, con l’INPS e le varie utenze.
Se la persona deceduta era titolare di pensione, occorre denunciare all’INPS la sua morte. Possono quindi verificarsi due casi: morte senza superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità (e quindi la pensione viene disdetta definitivamente) e morte con superstiti avente diritto alla pensione di reversibilità (e quindi la pensione passerà al superstite, nei limiti ed importi stabiliti).
Come comunicare all’Inps il decesso di un pensionato
In ogni caso, i superstiti devono dare all’INPS comunicazione di morte del congiunto. Occorre quindi presentare il certificato di morte presso la sede INPS che eroga la pensione (il certificato di morte é rilasciato dal Comune). Non è necessario recarsi fisicamente presso l’ufficio INPS, é infatti possibile anche rivolgersi a sindacati, patronati e CAF, che erogano assistenza gratuita ai contribuenti.
Contestualmente alla denuncia di decesso del pensionato (che come già detto, avviene presentando il certificato di morte), va presentata la domanda di pensione di reversibilità dai superstiti aventi diritto. Anche in questo caso, Caf, patronati e sindacati, possono occuparsi delle pratiche di richiesta.
Dichiarazione di successione
Inoltre, se sussistono entrambe queste condizioni:
– nell’eredità ci sono immobili (case, terreni, etc.);
– il patrimonio del defunto supera euro 25.822,85.
NB: le due condizioni devono verificarsi entrambe.
Allora sarai tenuto anche a presentare la denuncia di successione all’Agenzia delle Entrate, alla quale dovrai quindi dichiarare i bene di cui entri in possesso per effetto dell’eredità e pagare le tasse di successione dovute.