Il mobbing troppo spesso porta, purtroppo, all’effetto auspicato dal “mobbers”, ossia le dimissioni del dipendente mobbizzato. Molti non sanno come comportarsi, si sentono scoraggiati dai tempi della giustizia italiana, dalla difficoltà di portare delle prove. Eppure denunciare il mobbing è possibile e tante sono state le sentenze a favore di dipendenti mobbizzati, che hanno anche ottenuto il risarcimento del danno psicofisico causato dal mobbing.
Come denunciare il mobbing e chiedere un risarcimento? Di seguito elenchiamo alcuni comportanti e consigli da seguire da coloro che sono vittime di mobbing aziendale: dalla raccolta delle prove (che spesso risulta essere il passo più difficile), ad alcune ragioni per resistere e non farsi scoraggiare.
Come denunciare il mobbing
Prima di passare alla denuncia presso le autorità competenti, il mobbizzato deve cercare di raccogliere tutte le prove possibili, che dimostrano il grave comportamento vessatorio tenuto dal datore di lavoro o dai colleghi.
1. Persone disposte a testimoniare. E’ molto difficile trovare colleghi che si mettano in discussione, testimoniando a sfavore di colleghi o del datore di lavoro. Inoltre, se inizi a spargere la voce che sei alla ricerca di testimonianze, i mobbers potrebbero saperlo ed evitare che tu venga in possesso di prove. se conosci qualcuno di fidato, dispoto a testimoniare, allora é bene, altrimenti è meglio non far sapere a nessuno che hai deciso di raccogliere prove per denunciare il mobbers.
2. Raccogli tutto su un diario. Raccogli e salva email, sms e tieni un diario dove annotare precisamente l’ora e la data del comportamento mobbizzante. Non basta infatti un singolo comportamento aggressivo per parlare di mobbing, ma un comportamento reiterato.
3. Registrazione conversazioni e telefonate. Ultimamente abbiamo scritto un articolo spiegando che registrare una conversazione di nascosto non è reato e lo si può fare se qualcuno vuol portare una registrazione come prova durante un ricorso, una causa, dinanzi al giudice, purchè tu sia presente alla registrazione (non è lecito invece registrare conversazioni altrui, in cui tu sei assente).
Purtroppo però, nel caso di registrazioni sul posto di lavoro, sebbene possano essere utilizzate come prova, una volta che il datore di lavoro viene a conoscenza (magari durante il processo), che tu hai registrato delle conversazioni, potrebbe licenziarti per giusta causa, in quanto verrebbe meno il rapporto fiduciario (sentenza della Corte di Cassazione, n. 26143 del 21.11.2013). Questa situazione può quindi essere particolarmente delicata se stai denunciando per mobbing alcuni colleghi, ma non il datore di lavoro. Quest’ultimo, dopo aver saputo che mentre eri al lavoro hai registrato delle conversazioni (anche solo per dimostrare mobbing), secondo la suddetta sentenza, è giustificato a licenziarti in tronco (licenziamento per giusta causa), per venire meno del rapporto di fiducia. Se quindi vuoi mantenere il posto di lavoro anche dopo la denuncia, pensa bene a come comportarti in questo caso, alle possibili ripercussioni e alle prove alternative.
4. Il mobbing deve generare un danno psicofisico. Dovrai dimostrare al giudice di aver subito un danno psicofisico a causa dei comportamenti vessatori. Rivolgiti quindi a dei medici affinchè attestino il tuo stato di salute a seguito delle angherie subite. Rivolgiti a strutture pubbliche, perchè i certificati di medici privati (che tu hai pagato), potrebbero essere “presi con le pinze” dal giudice.
5. Non cedere alla depressione e allo sconforto e non licenziarti. E’ proprio quello che vuole il mobbers, Non isolarti al lavoro, organizzati a cercare, ordinare e organizzare le prove (tenendo un diario, come detto sopra). Ricorri a un periodo di malattia solo quando strettamente necessario.
6. Iscriviti ad una associazione contro il mobbing (meglio se apolitica e asindacale). In questo momento così particolare, ti sarà di grande aiuto essere sostenuto, aiutato e indirizzato da qualcuno che si occupa proprio di queste situazione e, probabilmente, ci è già passato.
Con tutto il materiale raccolto quindi, rivolgiti alle autorità e presenta una denuncia, meglio se assistiti da un buon avvocato di fiducia. Una volta che avrai intentato la causa e dimostrato chiaramente il mobbing e il danno subìto, il giudice ordinerà un risarcimento a tuo favore. La strada non sarà breve nè facile, ma se hai documentato bene tutti i comportamenti mobbizzanti, otterrai giustizia.
Effetti contrari
Devi essere molto preciso: ecco perchè è necessario organizzare, ordinare e datare tutti i comportamenti mobbizzanti subiti. Se non hai delle prove schiaccianti e le angherie subìte si limitavano a poche occasioni, potresti perdere la causa ed esporti a ritorsioni, quali possibili querele per diffamazione.