In qualità di intermediario tra aziende, l’agente di commercio riceve un mandato da un’impresa (che rappresenta) ad occuparsi delle vendite di prodotti, che rappresentano il suo portafoglio. È una figura professionale specifica, distinta da quella di altri tipi di venditori, regolata dall’iscrizione al ruolo presso la camera di commercio.
L’agente di commercio ha una sua partita IVA, che può aprire come libero professionista o come imprenditore (divenendo a tutti gli effetti una ditta individuale commerciale). Emette delle fatture per le prestazioni effettuate ai suoi clienti, ovvero le aziende che rappresenta, le quali si avvalgono della sua professionalità nella gestione delle vendite.
Differenza tra agente di commercio e rappresentante di commercio.
L’agente di commercio promuove la conclusione di contratti per nome e per conto del soggetto committente, é quindi un mero intermediario. L’agente-rappresentante di commercio invece ha un ruolo in più, oltre a proporre contratti può anche concluderli in nome e per conto del soggetto committente.
Differenza tra agente di commercio e procacciatore d’affari
Diverso é il ruolo del procacciatore d’affari. Questa figura ha lo stesso compito di promuovere la gestione di contratti, però svolge la sua attività in maniera saltuaria ed occasionale. Non può quindi essere un’impresa commerciale in quanto manca il requisito dell’abitualità.
Come diventare agente di commercio?
È necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio. Per questo occorre possedere, oltre alla maggiore età, una serie di requisiti morali, ovvero non essere stati condannati per alcuni specifici reati e a provvedimenti antimafia.
Agente di commercio requisti professionali Enasarco
Occorre inoltre per l’iscrizione, possedere almeno uno di questi requisiti. È sufficiente uno dei quattro:
– essere in possesso di un diploma di scuola superiore Tecnico Commerciale,
– essere in possesso di una laurea in Economia e Commercio,
– aver esercitato per un periodo non inferiore ai 24 mesi l’attività di venditore piazzista, oppure quella di addetto alle vendite in una impresa commerciale,
– aver superato un apposito esame di abilitazione presso un ente accreditato dalla Regione previa partecipazione a uno dei corsi che vengono organizzati proprio dagli enti locali e da scuole specializzate, per cui occorre rivolgersi a queste strutture per avere informazioni sulle date, durata e altro. Solitamente questi corsi durano minimo 80 ore e contemplano lo studio di diritto commerciale e tributario, previdenza, norme contrattuali e le basi di tecniche di vendita. Chi quindi non é in possesso di un diploma, di una laurea e non ha svolto per due anni le attività di cui sopra, per diventare agente dovrà necessariamente rivolgersi a questi corsi.
Dopo l’iscrizione potremo quindi rivolgerci a un commercialista per l’apertura della partita IVA, il quale provvederà a tutti gli adempimenti come l’iscrizione all’INPS e alla fondazione ENASARCO, l’istituto previdenziale proprio di questa categoria.