Una folta schiera di ragazzini che aspirano a una maglia importante, ma non solo: c’é chi gioca per pura passione e poi improvvisamente si ritrova in serie A. Solo un sogno? Può essere, anche perché sono in pochi a diventare calciatori veri. Ma se il nostro desiderio é talmente forte da pensare di superare ogni ostacolo, siamo sul punto di partenza giusto.
Tanti altri però sono i requisiti necessari per diventare un calciatore professionista: agilità, scatto, prontezza di riflesso, rapidità nel cambio di direzione, balzi. E non per ultima: resistenza. Il calcio professionale é infatti una specialità sportiva a tempo pieno, con ritmi elevati e massimo impegno fisico e mentale.
Come iniziare? Come diventare calciatore professionista? Occorre iscriversi a qualche squadra, associazione, gruppo? In realtà non di rado, sono migliori molti giardinetti di periferia rispetto a certi campetti, ma per molti una scuola calcio può essere, oltre che un trampolino di lancio, anche un modo per apprendere e potenziare le proprie qualità e tecniche. Solitamente i genitori iscrivono i propri figli alla scuola calcio più vicina, dove occorre compilare una scheda di adesione e verseremo. Per accedere alla scuola calcio occorre un certificato medico di sana e robusta costituzione, fotocopia del codice fiscale del bambino e altri documenti tra cui il certificato di famiglia e di residenza.
Non esiste un percorso unico e univoco per diventare calciatore professionista. Occorre giocare, impegnarsi, affrontare ogni giorno nuove sfide e serve anche trovarsi, al posto giusto nel momento giusto. Molto dipende anche dalla squadra di cui facciamo parte: se la squadra partecipa a tornei, vince (tornei che abbiamo anche un discreto prestigio), é possibile essere notati da talent scout o osservatori di calcio. Purtroppo c’è poso spazio per le autocandidature, molto di più per il reclutamento dopo osservazione, strutturato spesso in fasce d’età (8-13 anni, 13-16, oltre i 16 anni).