Il dirigente sportivo è una delle professioni più ambite all’interno del settore calcio, si tratta infatti di un’importante figura manageriale, per il quale servono una professionalità e formazione specifiche.
Deve conoscere il valore dei giocatori sia il loro talento sia il loro valore di mercato. Si occupa delle trattative e dei rinnovi contrattuali dei giocatori e di tutto ciò che riguarda la gestione amministrativa della squadra, é quindi il manager della società a tutti gli effetti. Intraprendere questo tipo di professione é sicuramente è il sogno di molti appassionati, ma sono pochi coloro che riescono a concretizzarlo.
Come diventare dirigente sportivo calcio? Innanzitutto è necessario seguire il corso per direttore sportivo a cura della FIGC, con sede a Coverciano. Non é però un corso aperto a tutti: per accedere a questo tipo di formazione bisogna vantare nel proprio curriculum molti anni di attività nel mondo del calcio, non necessariamente come calciatore ma anche come allenatore o collaboratore (per l’indirizzo tecnico) o comunque attività presso società sportive (per l’indirizzo amministrativo). Solitamente la FIGC pubblica un bando di partecipazione al corso, per il quale sono previsti un tot di posti, di cui una parte per l’indirizzo tecnico e una parte per quello amministrativo.
Gli altri requisti per partecipare al corso sono:
– cittadinanza italiana;
– aver compiuto almeno 25 anni d’età allo scadere del bando;
– licenza media inferiore per chi si candida per l’indirizzo tecnico-amministrativo, licenza media superiore per chi si candida per l’indirizzo sportivo.
Al termine del corso gli aspiranti dirigenti sportivi dovranno superare un esame, sarà quindi rilasciato il Diploma, necessario per l’iscrizione nell’Elenco Speciale dei Direttori Sportivi. La quota di partecipazione al corso solitamente é di circa 2500 euro.
Quanto guadagna un direttore sportivo? Come direttore sportivo il guadagno si aggira attorno ai cento-duecentomila euro all’anno di base, ovviamente questa cifra può salire o diminuire a seconda della società che si dirige.