Le guardie zoofile svolgono attività di monitoraggio sul territorio, di verifica delle segnalazioni ricevute dai cittadini, di prevenzione, ma anche di formazione degli studenti e di consulenza ed affiancamento alle forze dell’ordine. Tante attività, ma con un unico fine: la tutela degli animali e l’opera di sensibilizzazione al rispetto degli animali e dell’ambiente.
Purtroppo infatti non é raro che sussistano, in talune circostanze, anche episodi di maltrattamento di animali: in questo casa le G.Z. vigilano sul territorio di competenza e collaborano con le forze dell’ordine per la repressione dei reati di maltrattamento. Ma come diventare guardia zoofila?
Occorre seguire uno specifico corso, solitamente questi sono organizzati dalle associazioni di volontariato che si occupano di animali (i più conosciuti sono Legambiente, WWF, ENPA, LAV, OIPA…). Possiamo contattare le associazioni presenti nella nostra provincia o regione e sapere se sono in procinto di organizzare corsi.
Prima di frequentare il corso (e molte associazioni lo richiedono) è necessario operare come volontari attivi nell’associazione oppure occorre documentare una pluriennale attività zoofila. Al termine del corso occorrerà superare un esame e solo successivamente si potrà inoltrare al prefetto o alla questura la domanda di decreto di nomina a guardia zoofila volontaria. Le guardie zoofile operano infatti come volontarie, con mezzi propri e delle associazioni di cui fanno parte, oppure grazie ai contributi dei privati.
Questo decreto di nomina qualifica le guardie zoofile a Pubblici Ufficiali e attribuisce loro, nel loro ambito di competenza (come già detto la tutela degli animali), le funzioni proprie della Polizia Giudiziaria, nella prevenzione e repressione dei reati a danno degli animali.