Cgil, Cisl, Uil e tanti altri… i sindacati sono organi che riuniscono i rappresentanti delle varie categorie di parti sociali, tra cui lavoratori e datori di lavoro. Lo scopo dei sindacati é quello di difendere gli interessi, i diritti delle loro categorie. La tutela dei propri interessi avviene attraverso la contrattazione collettiva,
Essa rappresenta infatti uno dei principali strumenti per giungere ad un accordo tra le parti sociali, nel caso in cui questo non avvenga, lo strumento di lotta per antonomasia, e che tutti conosciamo, è lo sciopero. Come diventare rappresentante sindacale? Quali sono i suoi compiti? Come si elegge?
Passione, leadership e tanta voglia di migliorare le proprie condizioni di lavoro e degli altri: sono questi i requisiti necessari per intraprendere questo percorso e che quindi si candidano nelle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie). Questi rappresentanti sindacali sono infatti eletti dagli stessi lavoratori dell’azienda.
Sono dei funzionari dei sindacati? Assolutamente no, operano all’interno delle imprese, non sono funzionari sindacali e svolgono un preciso ruolo: quello di rappresenta le esigenze dei propri colleghi senza però diventare un sindacalista di professione. È quindi un lavoro di grande responsabilità: diverremo un punto di riferimento dei nostri colleghi e il punto di contatto tra questi, il sindacato e i proprietari dell’impresa, per cui deve possedere grandi capacità comunicative e di mediazione tra interessi di parte e la necessità di arrivare a un accordo che preveda prospettive più ampie.
Il RSU viene eletto quindi dai lavoratori, collegialmente, secondo le modalità previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e dagli accordi nazionali di applicazione del D. Lgs 626/94 di pertinenza.