Anche in Italia é possibile finalmente (per altri purtroppo) entrare nella facoltà di Medicina e Chirurgia senza superare l’annoso test a quiz e crocette. Ebbene si, il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha annunciato che, a partire dall’anno accademico 2015/2016 il test di accesso alla facoltà viene abolito: l’accesso quindi non sarà più a numero chiuso.
La Francia é il modello da imitare: lì le facoltà di medicina funzionano in maniera completamente diversa quelle in Italia e la riforma del ministro si ispira proprio ai cugini francesi. Niente quiz, niente crocette: chiunque può iscriversi a Medicina. Il numero chiuso però, attenzione, in realtà non è del tutto eliminato: vediamo come funzioneranno le nuove iscrizioni a partire dall’anno accademico 2015/2016.
Come iscriversi ed entrare a Medicina senza test
1a Fase: iscrizione
L’immatricolazione al primo anno di medicina a partire dal suddetto anno accademico, sarà libera: chiunque potrà iscriversi. Chi quindi aveva in progetto di trasferirsi in Albania o Romania dove studiare per almeno un anno e poi tornare in Italia, può mettere da parte le valigie. Nessun test, niente quiz: l’immatricolazione é libera per tutti.
2a Fase: selezione con sbarramento dopo il primo anno
La selezione, con la nuova normativa, avverrà dopo. In pratica al primo anno si possono iscrivere tutti, all’inizio del secondo anno, saranno esaminate le performance del singolo studente: a chi ha fatto pochi esami e/o ha ottenuti punteggi bassi, non sarà consentito di proseguire. Saranno quindi solo i migliori a poter continuare gli studi per diventare medico: E non solo medico, ma anche infermiere, fisioterapista, tecnico di laboratorio, etc, visto che l’abolizione del test é prevista anche per le lauree triennali e, come per la laurea di sei anni, una selezione di “sbarramento” che fa andare avanti solo i meritevoli.
I singoli atenei, attenendosi alla normativa nazionale, avranno comunque una certa autonomia nel decidere le soglie minime (numero di esami sostenuti, media dei voti, etc.) per la prosecuzione degli studi. Per cui, per maggiori informazioni occorre rivolgersi al proprio ateneo.