L’usucapione é un metodo di acquisto di una proprietà o di un altro diritto reale di godimento su un immobile (che può essere quindi un appartamento, una casa, un terreno rurale, etc.), che si concretizza attraverso il possesso continuo, pacifico ed indisturbato, per almeno vent’anni. Come fare per usucapire un immobile? Come dimostrare di averlo posseduto per più di venti anni? Occorre un atto notarile o una sentenza del giudice?
Innanzitutto occorre chiarire che l’acquisizione originaria per usucapione si perfeziona già con il possesso del bene in modo continuo, pacifico e indisturbato per almeno 20 anni, e non con la sentenza che ne accerta l’usucapione (Cassazione civile 05/02/2009, n.2485). La sentenza quindi assume solo carattere “dichiarativo”. Andiamo con ordine e vediamo come usucapire un immobile e come appunto, “dichiarare” il diritto acquisito.
Come si fa ad usucapire un immobile
Qual’è la prassi per acquisire un appartamento o un terreno per usucapione? L’usucapione si ottiene con l’uso ventennale (come detto sopra). Trascorsi i vent’anni di uso continuo e non clandestino, si può intentare una causa nei confronti di chi risulta proprietario, dimostrando di aver posseduto il bene. Come dimostrarlo? Occorre avere:
– scontrini e fatture delle migliorie apportate al bene, utenze di acqua e luce, ICI e altre spese effettuate nel corso dei 20 anni e che appunto dimostrino il possesso del bene.
– Due testimoni che confermino il nostro possesso da 20 anni.
Quali sono i tempi del processo? La causa in genere dura circa 3 anni, ovviamente con i relativi costi giudiziari.
È necessario fare una causa con il proprietario e subire le spese del processo? No, c’è un altro metodo per dichiarare il diritto acquisito: tramite atto notorio davanti ad un Giudice di Pace. Occorre sempre dimostrarne il possesso e avere due testimoni, ma l’atto é immediato e il costo di poche centinaia di euro.
Cosa cambia rispetto al processo di cui sopra? Con l’atto notorio dinanzi al Giudice di Pace, si dichiara solo il possesso e non subito la proprietà acquisita per usucapione. Dopo l’atto notorio, il proprietario ha 10 anni di tempo per fare ricorso, attraverso una causa legale dove dovrà dimostrare di aver esercitato il possesso negli anni precedenti.
Pro dell’atto notarile: Le spese sono ridotte rispetto al processo. Con l’atto notorio inoltre, non siamo noi che dobbiamo intentare la causa, ma il proprietario, se ancora interessato all’immobile. Quindi se il proprietario non se ne interessa, non avremo alcuna spesa legale di processo e dopo 10 anni il bene sarà dichiarato nostro.
Contro dell’atto notarile: occorre aspettare, oltre ai vent’anni trascorsi, altri dieci anni, per dare la possibilità al proprietario, se lo desidera, di intentare una causa nei nostri confronti.