Abbiamo effettuato una prestazione e dobbiamo emettere fattura? Come fatturare senza partita IVA? Ci hanno detto che é possibile fatturare con codice fiscale, senza P.IVA? In realtà, emettere una vera e propria fattura senza partita IVA non si può. Quella che viene chiamata “fattura senza partita IVA”, si chiama tecnicamente “ricevuta per prestazione occasionale” e viene emessa appunto per “fatturare” senza partita IVA (le virgolette sono d’obbligo per la ragione spiegata prima).
Quindi, come funzionano le ricevute per prestazioni occasionali? Come emetterle? Occorre pagare le tasse sugli importi generati? Nella guida di oggi cerchiamo di dare una risposta a tutte le nostre domande.
Ovviamente, i redditi derivanti da operazioni occasionali vanno tassati. Proprio per questa ragione occorre emettere una ricevuta per prestazione occasionale. Se emettiamo la ricevuta a un’azienda o una ditta (che quindi ha partita IVA), quest’azienda (ovvero il nostro cliente), pagherà le tasse per nostro conto. In pratica noi emettiamo una ricevuta per 100 euro per esempio e su quei 100 euro dovremo versare allo Stato il 20% di ritenuta d’acconto. Non dovremo però versarla noi, ma la verserà il nostro cliente, per nostro conto.
Noi quindi non dobbiamo far altro che emettere la ricevuta per prestazione occasionale e incassare la somma, al netto della ritenuta d’acconto, In seguito, dichiareremo gli importi incassati nella dichiarazione dei redditi. A questo link é spiegato in dettaglio come funziona la ritenuta d’acconto per prestazioni occasionali ed é possibile scaricare un fac simile di ricevuta per prestazione occasionale, da stampare e compilare.
E se il nostro cliente non ha partita IVA, possiamo emettere una ricevuta per prestazione occasionale? Certo, a questo link é spiegato dettagliatamente come funziona in questo caso la ritenuta d’acconto ed é possibile scaricare un modello ricevuta prestazione occasionale tra privati.