Molto spesso si pensa alla Svizzera come terra di diritti, soprattutto maggiori rispetto all’Italia. In realtà non é sempre così. Per esempio, i congedi per la maternità svizzera funzionano molto diversamente rispetto a quelli italiani. In Svizzera per esempio, non é prevista l’astensione al lavoro prima del parto.

Ebbene si, la normativa svizzera relativa ai congedi parentali é piuttosto stringente. Se quindi sei incinta o stai programmando di avere un bambino e lavori in Svizzera, leggi la guida di seguito, che ti chiarirà vari aspetti e le differenze della normativa rispetto a quella italiana.

Mamma lavoratrice

Come funziona la maternità in Svizzera

A differenza dell’Italia, in Svizzera non é prevista un’astensione dal lavoro obbligatoria prima del parto. Esatto: dovrai lavorare fino all’ultimo giorno, Ovviamente, ci sono le dovute eccezioni. Se infatti hai dei problemi e ottieni un certificato medico, puoi astenerti dal lavoro anche nel periodo precedente alla gravidanza. L’astensione quindi è possibile solo per malattia (connessa o non alla gravidanza), ma non per la gravidanza in se stessa. Se il tuo lavoro é gravoso (richiede di montare carichi, etc.) hai diritto ad ottenere, per il periodo di gravidanza, un lavoro non gravoso, di pari requisiti intellettuali e reddituali. Se non fai un lavoro gravoso e non sei in possesso di un certificato medico che attesti delle problematiche, devi recarti al lavoro fino al giorno del parto, ma nel luogo di lavoro, deve esserti offerta la possibilità di sdraiarti e riposarti (ad es. collocando un comodo sdraio in locali predisposti, secondo l’art. 34 OLL 3).

Dal momento del parto inizia il periodo di astensione al lavoro per maternità. Tutte le madri lavoratrici hanno diritto a un congedo di maternità pari a 98 giorni (14 settimane) a partire dalla data del parto. Durante questo periodo la neomamma percepirà solo l’80% del suo stipendio, fino ad un massimo di 196 franchi al giorno. Tuttavia, regolamenti del personale, contratti e disposizioni cantonali possono prevedere tempi maggiori. E’ obbligatorio rimanere a casa per le prime 8 settimane dopo il parto. Dopo puoi anche iniziare a lavorare se vuoi, ma i benefici della maternità decadono. Durante il congedo maternità, la neomamma non può essere licenziata.

Cosa fare dopo le 14 settimane di maternità? E’ possibile ancora astenersi dal lavoro? E se si, come funziona la retribuzione in quel caso? Se vuoi rimanere ancora accanto a tuo figlio, puoi astenerti dal lavoro anche durante la quindicesima e la sedicesima settimana dopo il parto, tuttavia, per queste due settimane, il datore di lavoro non è tenuto a versare il salario, in quanto il congedo di maternità retribuito è terminato. Inoltre, il datore di lavoro non può obbligare la neomamma a lavorare, neanche dopo la sedicesima settimana; m anche in questo caso la lavoratrice non percepirà alcuna retribuzione da parte del datore di lavoro: avrà diritto soltanto a conservare il suo posto.