La radiazione d’ufficio dal PRA (Pubblico registro automobilistico) avviene quando, per la relativa moto, non è stata pagata la tassa di possesso (il cosiddetto bollo) per almeno 3 anni consecutivi (Legge 28/2/ 1983 n. 53 e successive modifiche e art. 96 Codice della Strada). Senza il pagamento di questa tassa per tre anni, la moto viene radiata d’ufficio. Come poter rimediare a questa situazione? È possibile rimettere in strada, per esempio, una moto d’epoca, che sia già nostra oppure se intendiamo acquistarla?
La moto radiata può comunque essere rimessa in circolazione: occorre innanzitutto procedere alla sua reimmatricolazione. Come avviare la pratica di reimmatricolazione di una moto radiata?
– Se abbiamo i documenti, ovvero le targhe originarie e la carta di circolazione, dobbiamo rivolgerci prima all’Ufficio Provinciale ACI Pubblico Registro Automobilistico (PRA) della provincia in cui risiediamo e chiedere la reiscrizione del veicolo. Dopodichè, una volta reiscritto il veicolo, occorrerà chiedere l’annotazione nei registri della Motorizzazione Civile (UMC).
– Se abbiamo le targhe originarie, ma non la carta di circolazione, dobbiamo prima chiedere alla Motorizzazione Civile (UMC) la reimmatricolazione della moto con la medesima targa. Otterremo quindi la reimmatricolazione e la relativa carta di circolazione. A questo punto potremo reiscrivere il veicolo al PRA.
– Se non abbiamo le targhe originarie, la moto dovrà essere reimmatricolata presso la Motorizzazione Civile (UMC) dove ci sarà assegnato un nuovo numero di targa. Ottenuta la reimmatricolazione e la relativa carta di circolazione, potremo reiscrivere il veicolo al PRA.
Ovviamente, una volta reiscritta la moto al PRA, viene ripristinato l’obbligo di pagare il bollo dal periodo in corso alla data della richiesta di reiscrizione.
Per aiuto o consulenza sulle varie pratiche, possiamo rivolgerci a una delegazione dell’Automobile Club, oppure a un’agenzia pratiche auto.