Assumere un dipendente é una decisione non facile da prendere, soprattutto in questo periodo di crisi, quando il contesto economico non sempre permette di avere prospettive delle più rosee. Inoltre le pratiche burocratiche per le assunzioni sono tante e in continuo mutamento. Come inquadrare un dipendente? Con che tipo di contratto assumerlo?
La tipologia contrattuale ovviamente dipende da una serie di aspetti, di seguito vedremo un semplice elenco riassuntivo, con i contratti che possono essere stipulati con il lavoratore. Il contratto di assunzione di lavoratore deve avvenire per legge per iscritto. Ecco le principali modalità contrattuali.
Tipi di contratto
Lavoro subordinato: lavoratore ordinario, apprendista, lavoratore pubblico, lavoratore minore, lavoratore agricolo, lavoratore extracomunitario, lavoratore notturno e di attività a rischio, lavoratore occasionale.
Lavoro parasubordinato: collaboratore a progetto, collaboratore coordinato e continuativo, collaboratore occasionale (mini co.co.co).
Lavoro autonomo: lavoratore occasionale con più di 5.000 euro di compensi l’anno, lavoratore occasionale con meno di € 5.000, lavoratore professionale e contratto d’opera.
Lavoro di varia natura: associato in partecipazione, socio lavoratore di cooperativa, tirocinante di formazione e orientamento, borsa di studio, stagista.
Il contratto di lavoro deve indicare la data di inizio del rapporto di lavoro ed eventualmente la data di cessazione se si tratta di un lavoro a termine (occorre inserire anche l’eventuale durata del periodo di prova). Nel contratto deve risultare la categoria di inquadramento del lavoratore e ovviamente, la retribuzione pattuita.
Quanto costa assumere un dipendente? Ovviamente tutto dipende dalla tipologia contrattuale, se si tratta di un lavoratore part time o full time, a tempo indeterminato o con contratto di stage. In media un dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato costa all’azienda il doppio di quanto il dipendente percepisce al lordo, poichè nel calcolo vanno compresi gli oneri sociali (ovvero i contributi da versare a INPS, INAIL ecc.), ferie, tredicesima e quattordicesima, festività ed eventuali periodi di malattia.