L’assemblea di condominio é la riunione che decide, che delibera in merito alla gestione del condominio. Cosa si può fare se una decisione é stata presa in modo illegittimo, oppure l’assemblea e/o il verbale presentano dei vizi? Come invalidare una assemblea condominiale? Se riteniamo che le decisioni, o alcune di esse, prese durante l’assemblea non siano irregolari o legittime, possiamo impugnarle per annullarne l’effetto. Quali delibere possono essere impugnate? In quali casi?
Il verbale dell’assemblea di condominio deve indicare nel modo più fedele possibile le operazioni svolte durante la riunione: devono essere indicati i nomi dei condomini presenti, con i relativi millesimi, che hanno votato a favore o contro una precisa decisione. In questo modo gli assenti e i dissenzienti hanno, eventualmente, la possibilità di impugnare i provvedimenti adottati. Il verbale deve recare la firma sia del presidente dell’assemblea, sia del segretario, pena l’inesistenza delle delibere approvate.
Sono nulle le delibere prive dei requisiti essenziali previsti dalla legge; le delibere che hanno un oggetto illecito, oppure contrario all’ordine pubblico, al buon costume o con oggetto impossibile; le cui decisioni non rientrano nelle competenze di un’assemblea di condominio; o ancora che incidono su diritti individuali inviolabili per legge. Queste delibere sono impugnabili da chiunque e senza limiti di tempo.
Un delibera è invece annullabile quando, ad esempio, è affetta da vizi formali oppure é stata presa un condizioni di irregolarità, ecc. Possono essere impugnate le delibere prese ad un’assemblea non valida (quando per esempio non era presente il quorum dei condomini), da una maggioranza non valida, oppure contrarie al regolamento dl regolamento di condominio. Queste delibere possono essere impugnate entro 30 giorni (dalla data di delibera per chi era presente alla riunione, dalla data di comunicazione per chi era assente).