Oggi, sono sempre più i risparmiatori che hanno rimodulato la propria propensione al rischio: gli italiani vogliono investire i propri risparmi, ma in prodotti che diano una certa garanza, senza rischio di perdere capitale con un tasso di rendimento fisso e costante nel tempo.
Un titolo a reddito fisso è una tipologia di investimento che permette al possessore di ottenere dei guadagni futuri prefissati, fissi. Chi non è particolarmente esperto in materia, ha almeno un paio di possibilità di investimento di questo tipo: i titoli di Stato e i conti deposito.
Come investire con tasso fisso
1. Titoli di Stato. Se desideri un investimento che ti garantisca una rendita fissa, puoi investire in BTP (Buoni del Tesoro Poliennali). I BTP sono titoli di Stato a tasso fisso con una cedola pagata semestralmente e con durata medio-lunga. Il tasso rimane fisso per tutta la durata del BTP, per cui se dopo l’acquisto del BTP i tassi medi di mercato scendono, tu comunque continuerai a ricevere interessi a quel tasso prefissato.
Ovviamente bisogna anche fare il discorso opposto: se sfortunatamente la media dei tassi di mercato sale, tu comunque percepirai interessi a quel tasso prefissato, più basso. E non pensare di poterlo rivendere sul mercato: ovviamente sarà molto difficile che qualcuno compri il tuo BTP visto che sul mercato, in quel momento, se ne vendono di nuovi con tasso di interesse superiore.
Considerato ciò quindi, i BTP possono rappresentare una scelta interessante quando si prevede che i tassi di interesse stanno per diminuire o comunque quando il tasso di interesse ha raggiunto un livello accettabile, per cui, anche nel caso di un aumento di quelli di mercato, saresti comunque soddisfatto del tuo investimento, considerando che almeno, hai la certezza di quanto guadagni e non rischi di perdere denaro. I titoli di Stato italiani infatti, almeno per ora, rappresentano una forma di investimento sicura.
Un altro svantaggio dei titoli di Stato però, almeno in questo periodo, é che offrono tassi di rendimento davvero molto bassi. Troppo bassi se si pensa che oggi non superano il 2%, mentre fino a qualche anno fa, superavano il 5%. Se però sei convinto che “chi si accontenta gode” e che l’investimento in Borsa (rischioso) non fa per te, rappresentano sicuramente una scelta interessante.
2. Conti deposito. Anche in questo caso, fino a qualche anno fa, era possibile trovare conti deposito che offrivano tassi di interesse fino al 5%, oggi al massimo arrivano al 2%. Si tratti di conti nei quali occorre depositare e vincolare delle somme per tot tempo. E’ un tipo di investimento consigliato quando si ha la certezza di non aver bisogno di denaro per un determinato periodo.
Al contrario dei BTP però, non offrono la stessa certezza del tasso fisso. I tassi offerti dalle banche infatti, spesso, seguono quelli dei mercati finanziari. Se quindi quando hai aperto il conto ti offrivano un tasso del 2%, è possibile che domani questo tasso di rendimento scenda al 1%, così come potrebbe salire. Di certo non c’è alcun rischio per il tuo denaro, poichè tutte le banche sono tenute ad aderite al fondo interbancario di tutela depositi, che garantisce i risparmiatori per importi fino a 100 mila euro.