Hai dei risparmi e vorresti investirli, ma non hai alcuna intenzione di rischiare di perdere parte del tuo capitale? Allora puoi scegliere tra una serie di investimenti non rischiosi, rinunciando però alla possibilità di alti guadagni (ma anche al rischio di grosse perdite).
Il risparmiatore medio italiano é infatti quello che ha lavorato e risparmiato e desideri far fruttare, senza troppe pretese il proprio denaro, evitando di lasciarlo “morto”, infruttuoso, in un conto corrente o peggio ancora sotto al materasso, alla merce di improvvisi ladri.
Come investire ed ottenere interessi attivi e cedole
1. Conti correnti e conti deposito. Chi ha cifre non superiori ai 100 mila euro può investire in conti correnti o conti deposito che offrono un tasso di interesse. Fino a qualche anno fa si trovavano addirittura conti correnti che offrivano tassi fino al 3% annuo e conti deposito che offrivano fino al 5% annuo. Ora, con l’abbassarsi di tutti i tassi, anche quelli offerti dalle banche sono in discesa ed é già tanto trovarne qualcuna che offra un 1% sul denaro depositato. Si tratta comunque di una scelta di investimento a bassa redditività, ma sicura, poichè, i depositi fino a 100 mila euro, sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei depositi, cui la maggior parte degli istituti aderisce (prima di depositare denaro comunque, è sempre opportuno controllare che quell’istituto vi aderisca).
2. Titoli di Stato. Lo stesso dicasi per i titoli di Stato. Se fino a poco tempo fa si potevano acquistare titoli di Stato con rendimenti interessanti, oggi difficilmente si va al di sopra dell’1%. I titoli di Stato si possono comprare tramite le banche o Poste italiane. Ci sono vari tipi di titoli di stato, suddivisi in base alla durata e al valore di emissione:
BOT (Buono ordinario del Tesoro) è un titolo a breve termine (3, 6 o 12 mesi) senza cedola. Il rendimento (guadagno) è dato dalal differenza tra prezzo di emissione (prezzo di acquisto) e quello di rimborso. Se per esempio un BOT si acquista a 100 euro e poi viene rimborsato a 102, si ha un guadagno di 2.
BTP (Buoni poliennali del Tesoro) sono titoli a medio – lungo termine e che pagano una cedola fissa semestrale.
CCT Certificati di credito del Tesoro (Cct) durano 7 anni e pagano cedole semestrali a tasso variabile, legato al rendimento dei Bot a sei mesi più una maggiorazione.
CctEu, sono titoli indicizzati all’Euribor a sei mesi invece che ai Bot.
Con i titoli di Stato, come già detto, i guadagni sono bassi. Qualcuno continua a dire che i titoli di Stato siano sicuri, ma oggi come oggi, con il debito pubblico che sale alle stelle e il rischio di default dell’Italia che non sembra più solo un’utopia, meglio stare attenti anche con questo tipo di investimenti. Siccome, alla fine dei conti, i titoli di Stato non offrono molto di più rispetto a un conto corrente o conto deposito, meglio investire in questi ultimi.
3. Buoni Fruttiferi Postali. Sono titoli emessi dalla Cassa depositi e prestiti e collocati da Poste Italiane, piuttosto interessanti e garantiscono un piccolo rendimento, oltre alla sicurezza del capitale. A questo link le varie categorie di buoni fruttiferi postali con i relativi rendimenti.
4. Investimento in immobili. Chi ha un gruzzoletto più consistente, può comprare una casa, magari da affittare. Il valore degli immobili é in discesa e quindi è possibile fare dei buoni affari, risparmiando, sul prezzo di acquisto, anche un 20%. Un immobile, affittato, è in grado di offrire un rendimento molto più alto rispetto ai titoli visti prima. Ovviamente, tutto sta nel trovare un buon inquilino, regolare, preciso e onesto nei pagamenti.