Hai appena ricevuto il tuo TFR (noto anche come liquidazione) e stai pensando a come investirlo? Forse, dopo aver lavorato una vita intera, é la prima volta che ti ritrovi tra le mani un bel gruzzoletto. Non vuoi certo perderlo in investimenti azzardati vero?
D’altronde però, tenerlo “morto” su un conto corrente che offre interessi pari a zero o comunque talmente bassi da non appianare neanche il tasso di inflazione, non è una scelta molto allettante. Allora, come investire la propria liquidazione, ottenendo un guadagno più interessante pur continuando a dormire sonni tranquilli?
Come investire la propria liquidazione
Ovviamente quando si parla di investimenti, occorre sempre chiarire che non esiste “l’investimento migliore” adatto a tutti, in assoluto, ma esiste soltanto l’investimento che può risultare più adeguato rispetto alle esigenze di ogni singolo individuo. In questo caso per esempio, daremo un’occhiata agli investimenti che offrono sicurezza maggiore, adatti quindi a coloro che, per esempio, hanno ottenuto la propria liquidazione e desiderano investirla, con la certezza di mantenere il capitale intatto.
Dove e in cosa investire
1. Conti deposito. se il conto corrente ha un interesse troppo basso o pari a zero, ultimamente svariati istituti, per attivare denaro, hanno creato “conti deposito” ad hoc che permettono di mantenere intatto il proprio capitale, quindi a rischio pari a zero e, al contempo, di godere di un tasso di interesse che, di questi tempi non è così poco. Alcuni esempi di prodotti di questo tipo, sono:
Conto BancopostaClick di Poste italiane: offre un tasso di interesse lordo pari allo 0,75%. Per i nuovi correntisti ci sono spesso offerte che fanno godere, almeno per il primo anno, di un tasso maggiore, che a volte arriva fino al 2% lordo. Il denaro è senza vincoli, per cui si può sempre prelevare.
Conto Rendimax di banca IFIS: offre un tasso di interesse pari allo 0,75% per chi non desidera vincoli, mentre, vincolando il capitale (per un minimo di sei mesi), il tasso sale all’1,50% lordo. La banca offre anche la formula “Rendimax Like” con un tasso di interesse pari allo 1,05%: in questo caso, il conto non é vincolato, ma prima di prelevare occorre chiamare in banca e dopo 33 giorni la somma sarà a propria disposizione.
2. Titoli di Stato: in questo momento i titoli di stato offrono un interesse davvero bassissimo. I Bot hanno un tasso pari allo 0,3%. Un po’ meglio per i BTP, il cui tasso supera (sebbene di poco), l’1%. Il BTP è un tipo di investimento a media lunga durata, che permette di incassare il tasso di interesse in cedola semestrali (o annuali). Il rendimento é sicuro, ma se il risparmiatore decide di vendere il BTP prima della scadenza, potrebbe avere delle perdite (ma anche dei guadagni): A questo link leggi quando conviene vendere i BTP prima della scadenza. Se invece sei sicuro di non aver bisogno di liquidità prima della scadenza del BTP, rappresenta sicuramente una interessante forma di investimento non rischiosa.
3. Investimento in immobili: in questo periodo i prezzi delle case sono in discesa, per cui potrebbe essere un momento davvero interessante per chi vuole comprare. Ci sono tantissime case in vendita e pochi compratori (perchè le banche concedono sempre più difficilmente mutui), per cui ottenere un ribassamento sul prezzo è diventato quasi una routine. se sai di non aver bisogno di grosse somme di liquidità, puoi comprare un immobile e magari affittarlo. Mi raccomando, affittalo solo a persone fidate, il numero di inquilini morosi, nel 2014, ha sfiorato le 35mila unità (dati dell’Ufficio Centrale di Statistica del Ministero dell’Interno).
4. Polizze assicurative: quello delle polizze assicurative è un mercato molto ampio. Ci sono polizze assicurative che garantiscono il capitale e offrono un tasso di rendimento minimo garantito. Altre invece, rappresentano un misto tra protezione del capitale e opportunità dei mercati azionari e sono più rischiose. Prima di sottoscrivere una polizza di questo genere quindi, é sempre bene leggere attentamente le condizioni contrattuali, per capire in quali fondi sarà investito il denaro (se in fondi obbligazionari, meno rischiosi; oppure azionari, più rischiosi), se è previsto un rendimento minimo garantito per quanto tempo si è vincolati e se ci sono delle penali da pagare nel caso volessi riscattare il denaro e chiudere quindi la polizza prima del previsto.