Tante sono le famiglie che, per risparmiare sulla bolletta elettrica, decidono di installare un impianto fotovoltaico. Come leggere il contatore Enel fotovoltaico? Come funziona questa tipologia di impianti? In pratica, tutta l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene immessa in rete, insieme a quella del nostro gestore di energia elettrica. Una volta immessa nella rete, viene poi ri-prelevata per i consumi.

Quindi, questa operazione genera dei crediti: écome se “vendessimo” energia al nostro gestore di energia elettrica. Difatti nel “Conto Energia” questi crediti vengono remunerati proprio come vendite. Facendo poi la differenza tra vendite e consumi effettuati invece utilizzando l’energia del nostro gestore, avremo il saldo della nostra bolletta (da pagare). Ovviamente se produciamo più energia di quanta ne consumiamo, non dovremo pagare nulla. Ed ora, vediamo come si legge il contatore Enel fotovoltaico, per tenere sempre sotto controllo i propri consumi.

Il contatore Enel in questo caso ha due contatori: uno per misurare la quantità di energia immessa e uno per misurare la quantità di energia prelevata (contatore di produzione e contatore di scambio). La differenza tra i due determina la liquidazione economica del “Conto Energia”.

Premendo il pulsante di lettura, abbiamo subito il numero cliente e la fascia oraria (in atto). Dopodichè, i dati successivi sono:

– lettura della potenza istantanea, che rappresenta i kilowatt prelevati in quel preciso istante.
– lettura della potenza utilizzata e registrata dal contatore
– lettura della potenza utilizzata per il periodo di fatturazione corrente
– lettura della potenza utilizzata nel periodo precedente (quindi la lettura che risultava per l’ultima lettura)

Sull’altro contatore invece, vedremo i dati delle potenze generate/immesse, che appunto rappresentano l’energia elettrica prodotta dal nostro impianto fotovoltaico. La sua misurazione rappresenta l’incentivo del “Conto Energia” che, anche se ce lo ritroveremo scalato nella bolletta, non viene pagato dall’ENEL, ma dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale.

Se per esempio abbiamo prodotto più energia di quanta consumiamo (quindi in caso di saldo positivo) il GSE non ci paga, ma la nostra produzione sarà messa a credito per le bollette dell’anno successivo.