L’art. 2118 del codice civile sancisce che, sia il lavoratore che il datore di lavoro, possono recedere dal contratto, a tempo determinato o indeterminato, purchè venga dato alla controparte il giusto preavviso stabilito dal contratto collettivo di riferimento, affinchè l’altra parte possa organizzarsi per la sostituzione oppure nella ricerca di un nuovo lavoratore. Il preavviso non é dovuto in caso di licenziamento per giusta causa.
In questa guida vediamo insieme come licenziare una commessa e i vari casi in cui è possibile procedere con il licenziamento del lavoratore dipendente, nei termini e nelle modalità stabilite dalla normativa vigente.
Quando é possibile licenziare un dipendente:
1. Per giusta causa.
2. Per giustificato motivo oggettivo o soggettivo.
Licenziamento per giusta causa: é una situazione che non consente la prosecuzione anche provvisoria del rapporto. In caso di giusta causa il datore di lavoro non é tenuto neanche a dare il preavviso: il licenziamento avviene in tronco. Ovviamente é necessario che sussista la giusta causa, consistente in una grave mancanza commessa dal dipendente, per esempio: simulazione fraudolenta dello stato di malattia, furto in azienda, sottrazione di documenti aziendali riservati che ledano la privacy dell’azienda. Non può considerarsi giusta causa l’incapacità del lavoratore.
Il licenziamento va comunicato per iscritto ed ha effetto immediato.
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo o soggettivo.
Per giustificato motivo soggettivo si intende una mancanza del lavoratore, non così grave da richiedere il licenziamento in tronco, ma abbastanza rilevante da non permettere la prosecuzione del contratto. Sono casi di licenziamento per giustificato motivo soggettivo: il superamento del periodo di comporto, reiterate violazioni del codice disciplinare, etc.
Il giustificato motivo oggettivo invece, tocca la realtà aziendale. Il datore di lavoro può licenziare in caso di riorganizzazione del lavoro oppure in caso di crisi aziendale: nei casi in cui l’impresa non ricava più utilità dal lavoratore o da una categoria di dipendenti, quindi per ragioni di natura economica o tecnica.
Il licenziamento va comunicato per iscritto e deve contenere un termine di preavviso, non ha quindi effetto immediato: il lavoratore rimarrà in azienda per un certo periodo previsto dal CCNL.