Nel contratto a progetto l’attività lavorativa viene svolta senza vincolo di subordinazione rispetto al datore di lavoro, per cui é caratterizzato dall’autonomia del soggetto che la svolge. È necessario che l’attività svolta sia riconducibile a uno o più progetti specifici collegati a un determinato risultato finale. Si tratta di una forma collaborativa molto diffusa in Italia e che ha le sue specifiche regole.
Come licenziarsi da un contratto di lavoro a progetto? Occorre inviare una lettera di dimissione e se si, occorre dare i giorni di preavviso? Quanti? È meglio consegnare la lettera a mano oppure spedirla tramite raccomandata A/R? Nella guida di seguito tutte le risposte alle domande più frequenti.
Prima di tutto leggiamo con attenzione il contratto stipulato con l’azienda, qui troveremo le condizioni da rispettare in caso di licenziamento e i giorni di preavviso richiesti. Solitamente nel contratto a progetto non sono previsti giorni di preavviso ma, per motivi di buon senso, qualora nulla sia stabilito nel contratto, é sempre meglio avvisare il datore di lavoro e concordare i tempi. Solitamente va bene un preavviso anche di una settimana o al massimo 15 giorni.
Prepariamo la lettera di dimissioni (a questo link un fac simile di lettera di dimissioni per il contratto a progetto da compilare e stampare) dove indicheremo la volontà di recedere dal contratto di lavoro per motivi personali e dove indicheremo i giorni di preavviso. La ricevuta di ritorno sarà prova dell’avvenuta consegna della lettera avviso. Se preferiamo consegnare la lettera a mano, ricordiamo di farci firmare una fotocopia, per accettazione.