Per approvare le decisioni prese durante l’assemblea condominiale, spesso occorre la presenza di un certo numero di condòmini, altrimenti l’assemblea non può deliberare. I singoli condòmini hanno sicuramente interesse a partecipare alle discussioni che riguardano la cosa comune. Qualcuno però, può preferire non partecipare a una o più assemblee, ma se mancano tutti o quasi, per un amministratore diventa davvero difficile gestire il condominio.
Prendiamo per esempio il caso di un condominio che ha bisogno di ristrutturazioni, dove ci sono alcuni condòmini morosi, che magari neanche abitano l’immobile, dove non é possibile approvare i bilanci perchè non c’è il numero di persone presenti sufficiente, dove il conto corrente condominiale é andato in rosso. Questi sono solo alcuni dei problemi che possono sorgere, se troppe persone disertano le assemblee. Allora, come obbligare i condomini a partecipare alle assemblee e a prendersi le proprie responsabilità?
In questo caso la legge parla chiaro: l’art. 1105 del codice civile, sancisce che:
“se non si prendono i provvedimenti necessari per l’amministrazione della cosa comune o non si forma una maggioranza, ovvero se la deliberazione adottata non viene eseguita, ciascun partecipante può ricorrere all’autorità giudiziaria. Questa provvede in camera di consiglio e può anche nominare un amministratore”.
La sentenza 24 febbraio 2009 del Tribunale di Modena, non ha fatto altro che rafforzare quanto sancito nell’articolo suddetto: riunire i condomini serve sostanzialmente a prendere delle decisioni importanti per la cosa comune e in caso di stasi decisionale (determinata da disinteresse o delle volte, da una cosciente volontà di portare alla paralisi l’attività condominiale) il condomino può quindi rivolgersi all’Autorità Giudiziaria perché adotti tutti i provvedimenti del caso. L’autorità quindi potrà contattare nuovamente i condomini che disertano le assemblee, oppure disporre che siano soli i presenti a deliberare ciò che serve o prendere altre iniziative, affinchè l’attività di condominio possa riprendere senza ostacoli.