Abbiamo deciso di fare un prestito in denaro a un amico o a un parente e vogliamo tutelarci da qualsiasi eventuale inadempienza (non si sa mai nella vita)? Come regolarizzare un prestito tra privati? Volendo effettuare in prestito tra privati, esiste un metodo per regolarizzare l’operazione di finanziamento?
In caso di prestito tra privati, sorgono dubbi circa la validità della scrittura privata o contratto, se questo deve essere autenticato per avere valore legale e di garanzia; se possiamo effettuare un prestito fruttifero o meno (ovvero con interessi o no), personale o finalizzato, etc. Quando il finanziamento riguarda piccole somme le cose si semplificano molto, in caso di importi più cospicui, occorrono maggiori formalità.
Come regolarizzare e garantire un prestito tra privati?
Le parti possono stipulare un contratto privato: esso avrà valore legare e potrà esser fatto valere dinanzi ad un giudice. Non occorrono autenticazioni da parte di notaio o avvocato. Le parti possono accordarsi su molti punti: il prestito può essere personale o finalizzato (ovvero erogato con il preciso scopo di acquistare X), fruttifero o infruttifero (ovviamente non si può superare la soglia del usura prestiti), a scadenza unica o rateale con ammortamento, prevedere un bene in garanzia o un terzo garante. La maggiore tutela, per il prestatore, è data dai prestiti con cambiali: in caso di insolvenza del debitore la cambiale rappresenta già di per se un titolo esecutivo.
Le parti quindi sono libere di accordarsi su molti fattori. Affinchè il contratto sia in regola però, deve essere redatto secondo la forma del mutuo ex art. 1813 e ss., redatto e sottoscritto in duplice copia, una per ogni parte. A questo link un fac simile contratto di prestito tra privati.