Il certificato carichi pendenti del casellario giudiziale é un documento emesso dalla Procura della Repubblica che attesta la presenza o meno di provvedimenti di condanna definitivi in capo a una determinata persona. Nello specifico, a seconda delle necessità, é possibile richiedere tre tipi di documenti:
– certificato generale: attestante i provvedimenti definitivi in materia civile, amministrativa e penale; é quindi un certificato unificato del penale e del civile;
– certificato penale: attestante i provvedimenti penali definitivi;
– certificato civile: attestante i provvedimenti di carattere civile, inerenti alla persona (interdizione, inabilitazione…) i provvedimenti di espulsione.
Vediamo come e dove richiedere il certificato carichi pendenti, il modulo da compilare e i relativi costi per il rilascio.
Il certificato può essere richiesto presso l’ufficio del casellario giudiziale presso ogni Procura della Repubblica, di persona dal diretto interessato (o da una persona delegata) oppure dall’avvocato di un testimone o di una persona offesa da un reato. La richiesta va fatta utilizzando l’apposito modulo messo a disposizione dalla Procura e consegnato per posta, oppure personalmente, recandosi presso la Procura muniti di documento di identità. Se fatta per posta, occorre allegare le fotocopie dei documenti richiesti.
Alcune Procure permettono di fare la richiesta online, per esempio per quella di Milano può essere fatta a questo link Procura Milano. Per la Procura di Roma non é possibile fare la richiesta online, ma bisogna farla per posta o recarsi di persona al seguente indirizzo: Procura della Repubblica presso il Tribunale Piazzale Clodio (primo piano); numero di telefono: 063879239.
Il certificato ha una validità pari 6 mesi.
Costi. Ogni certificato comporta il pagamento di:
– 3,68 euro per diritti di certificato
– 16 euro di marca da bollo
Se il certificato viene richiesto con formula veloce (ossia con rilascio in giornata), occorre pagare anche 3,68 euro per diritti di urgenza.
Il rilascio del certificato é invece gratuito in particolari casi, per esempio nelle richieste di adozione o nei procedimenti in cui il soggetto beneficia del gratuito patrocinio.