Quest’anno avresti dovuto presentare la dichiarazioni (perchè magari hai avuto due CUD, ma il tuo ultimo datore di lavoro non ha fatto il conguaglio) e ora temi che ti possa arrivare una cartella di pagamento? Da buon cittadino, essendoti accorto dell’errore, ora vorresti regolare la tua posizione con il fisco e ti stai chiedendo come sanare l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (che avresti dovuto presentare tramite modello 730 o modello Unico).
Sappi che, se per esempio il termine ultimo per la presentazione era il 31 dicembre, hai tempo 90 giorni (sino alla fine di marzo) per sanare la tua posizione, grazie al ravvedimento operoso. Il ravvedimento operoso non é altro che la possibilità offerta dall’Agenzia delle Entrate a tutti quei contribuenti che intendono regolare la propria posizione.
Occorre quindi distinguere due situazioni: quella in cui la dichiarazione viene presentata con un ritardo non superiore ai 90 giorni rispetto alla scadenza di presentazione, e quella in cui la dichiarazione viene presentata oltre i 90 giorni (solo in quest’ultimo caso si parla di dichiarazione dei redditi omessa).
1. Se la dichiarazione è presentata con un ritardo entro i 90 giorni rispetto alla scadenza, puoi sanare la tua posizione attraverso il ravvedimento operoso. Potrai quindi compilare il modello 730 o modello Unico e inviarlo all’Agenzia delle Entrate (ovviamente puoi anche incaricare un commercialista, CAF affinchè lo compilino e lo inviino per tuo conto). In questo caso dovrai versare:
– ovviamente, prima di tutto, le imposte derivanti dalla dichiarazione,
– una sanzione ridotta di € 25 (1/10 di € 258 – codice tributo 8911).
2. Se la dichiarazione viene presentata oltre i 90 giorni rispetto alla scadenza, viene considerata dichiarazione omessa. In questo caso, anche se fuori termine, se intendi sanare la tua posizione, devi sempre compilare la dichiarazione dei redditi (su Modello 730 o Unico). Dovrai inoltre pagare:
– le imposte dovute,
– la sanzione, che va dal 120% al 240% delle imposte dovute e con un importo minimo pari a 258 euro.
In entrambi i casi inoltre (sia con pagamento entro i 90 giorni, che con pagamento oltre i 90 giorni), sono dovuti anche gli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno della scadenza al giorno in cui il contribuente effettua il pagamento.
Sia in caso di ravvedimento operoso (entro 90 giorni), che in caso di omessa dichiarazione (oltre i 90 giorni), se non sei esperto, è bene che tu ti rivolga a un professionista (commercialista, CAF, patronati, etc), per la compilazione della dichiarazione e per il regolamento dei pagamenti.