Per arrivare alla risoluzione di alcune controversie, spesso il ricorso al Giudice di Pace rappresenta la strada migliore e più semplice (nonchè la più economica) rispetto ai tribunali ordinari. Oltre alle pratiche meno care, infatti, le procedure e i tempi sono più veloci, inoltre, per alcuni casi (per contenziosi di importo non superiore a 1.100 euro) é possibile difendersi senza avvocato, abbassando ulteriormente le spese.
Il Giudice di Pace é competente in materia civile, quindi per controversie relative per esempio a dispute di condominio, tra proprietari e/o inquilini, ma si occupa anche di cartelle esattoriali, verbali, multe, verbali e sanzioni per importi limitati. E’ possibile rivolgersi al giudice pace anche per richiedere e ottenere un decreto ingiuntivo (per un importo non superiore a 5.000 euro), quando per esempio si presta del denaro che non viene restituito, o si vende merce e non viene pagata.
Il Giudice di Pace é competente anche in materia penale, ma solo per fatti lievi e di semplice valutazione: per esempio per reati di diffamazione, pubblicità ingannevole, reati su animali altrui, atti contrari alla pubblica decenza.
Come rivolgersi al giudice di pace: sei la parte lesa
Il processo inizia soltanto se la parte lesa presenta formale querela, entro 3 mesi dal giorno in cui è avvenuto il fatto. Il ricorso al giudice di pace, dal 2010 non è più gratuito, ma occorre pagare il contributo unificato, ossia una tassa necessaria per l’iscrizione a ruolo della causa. Senza il pagamento della tassa, il fascicolo non può essere neanche depositato e il procedimento non può iniziare.
Un’opportunità prima di procedere con la causa: la conciliazione
Prima di presentare una querela e avviare quindi, una causa vera e propria, si può tentare di risolvere la controversia con un tentativo di conciliazione. In questo caso, il cittadino può presentare una lettera al giudice di pace e dare inizio alla procedura. Occorre quindi scrivere una lettera al giudice di pace competente, nella quale chiedere, ai sensi degli artt.321 e 322 c.p.c 68 e 69 disp. att. c.p.c, la convocazione delle parti per provare a risolvere il contenzioso. A questo link é possibile scaricare un fac simile della lettera da scrivere al giudice.
Il giudice quindi, potrà disporre un incontro con le parti in un giorno prestabilito. Quel giorno, il giudice opererà da “paciere”, tentando appunto di far raggiungere un accordo tra le parti. Se l’accordo non si raggiunge o uno dei due non si presenta, la parte lesa può decidere di continuare e intentare una causa, se invece si raggiunge un accordo, esso verrà trascritto nel verbale di conciliazione, nel quale saranno precisati anche i tempi e le condizioni dell’accordo.
Il ricorso al giudice di pace: multe e violazioni del codice della strada
Se hai ricevuto una multa e ritieni ti sia stata inflitta ingiustamente, puoi presentare ricorso al giudice di pace. A questo link puoi scaricare il modello per il ricorso da spedire al giudice di pace competente. Puoi sapere l’indirizzo esatto del giudice di pace competente per il tuo caso, chiedendolo alla Sezione Polizia Stradale che ti ha fatto la multa. Ricorda di spedire una copia del ricorso anche alla Sezione Polizia Stradale che trovi indicata sulla multa. Come detto sopra, ricorda che il ricorso non è più gratuito ma occorre pagare il contributo unificato.
Non è possibile presentare ricorso per la decurtazione di punti della patente.