I titolari di impresa devono versare i contributi propri e per i dipendenti. E’ previsto un versamento minimo, da effettuare anche se il reddito si mantiene sotto una certa soglia (e anche se il reddito é pari a zero). Oltre questo reddito, si applicano delle percentuali per il calcolo dei contributi INPS eccedenti, appunto, il minimale.
Nella guida di seguito vediamo come si calcolano i contributi Inps eccedenti il minimale, quando appunto, il reddito d’impresa supera il reddito minimo, pari a 14.334 euro annui. Se il reddito, infatti, non supera questa soglia, sono dovuti 2.887,14 euro di contributi annui (2.879,70 + 7,44 per maternità), oltre questa soglia, vediamo le percentuali applicate e come effettuare il calcolo.
Come si calcolano i contributi Inps eccedenti il minimale: le aliquote
Per un reddito compreso tra 14.334,01 e 42.364,00, si applica una percentuale del 20,09 %
Per un reddito compreso tra 42.364,01 e 92.147,00, si applica una percentuale del 21,09 %.
Calcolo
Supponiamo quindi che il tuo reddito di impresa sia pari a 18.000 euro annui (appartieni quindi alla prima fascia, quella su cui si applica, sull’eccedenza, una percentuale pari al 20,09%). Dovrai pagare questi contributi:
2.887,14 euro di contributo minimo obbligatorio + il 20,09% dell’eccedenza di 14.334,01, ossia 18.000 – 14.334,01.
Quindi 18.000 – 14.334,01 = 3.666 euro
Su questi 3.666 euro si calcola il 20,09%, che è pari a 736,50 euro.
In totale quindi, in quell’anno, dovrai pagare contributi pari a 2.887,14 + 736,50 = 3623,64 euro
Quando pagare
Il contributo minimo obbligatorio va pagato in 4 rate, il 16 maggio, il 16 agosto, il 16 novembre e il 16 febbraio (dell’anno successivo).
Il contributo eccedente il minimale invece, viene pagato in 2 acconti di uguale importo, calcolati sul reddito d’impresa dell’anno precedente. Eventualmente, l’anno successivo (quando è noto con certezza il reddito), va pagato un saldo, se il versato non corrisponde a quanto dovuto.