Gli assegni bancari e postali sono molto diffusi: i contanti ormai stanno facendo posto a nuovi sistemi di pagamento. primo fra tutti il bancomat, seguito dalla carta di credito, dalle carte prepagate per gli acquisti on line, paypal e via dicendo. Gli assegni bancari rimangono comunque strumenti abbastanza diffusi: si usano quando occorre pagare un fornitore, un dipendente, un oggetto prezioso e in tanti altri casi.

Come si incassa un assegno? Cosa fare in caso di assegno circolare o assegno non trasferibile? Incassare un assegno é molto semplice: di seguito vedremo come procedere all’incasso di assegni, che siano bancari o postali, trasferibili e non.

Come si fa ad incassare un assegno? Si va in banca? Certo, per incassare un assegno, che sia circolare, trasferibile o non trasferibile (oggi giorno la maggior parte degli assegni é non trasferibile), non dobbiamo far altro che andare presso una filiale della banca intestataria dell’assegno (es. Banca Intesa se l’assegno é stato emesso da Banca Intesa, BNL se è di BNL, Unicredit se é di Unicredit, etc.). Attenzione: se andiamo presso una banca diversa rispetto a quella di emissione, é probabile che l’assegno non ci venga cambiato.

Basta quindi recarsi allo sportello e chiedere all’operatore di turno di cambiare l’assegno in contanti. L’operatore ci chiederà un documento di identità, ci farà mettere una firma dietro dietro l’assegno e probabilmente anche la nostra data di nascita. Inoltre, la banca potrebbe chiederci di compilare un modulo, in modo che in quella banca risultino i nostri dati e nel caso in cui dovessimo tornare a fare un’altra operazione, non ci sarà più bisogno di fornirli, essendo già registrati.

Cosa fare se nella nostra città non c’è una filiale di quella banca? In alternativa, possiamo rivolgerci al nostro istituto bancario (quello presso cui abbiamo un conto corrente), consegnare l’assegno e chiedere che l’importo venga trasferito direttamente sul nostro conto corrente.

Attenzione: ogni assegno ha una validità. Se l’assegno é stato emesso “su piazza” (ovvero all’interno dello stesso comune di residenza), deve essere incassato entro otto giorni. Se é stato emesso fuori piazza (presso un altro comune), la scadenza passa a quindici giorni.

Ricordiamo infine che se l’assegno é non trasferibile (e la maggior parte degli assegni lo é), può incassarlo solo il beneficiario dell’assegno stesso. Ecco perché in banca ci chiederanno un documento di identità valido, proprio al fine di assicurarsi della corrispondenza del beneficiario.