Stai prendendo in considerazione l’idea di chiedere un prestito personale, magari per comprare un’auto, per andare in vacanza, per comprare il televisore che tanto desideri o per una cura termale? Prima di scegliere un finanziamento, occorre valutare una serie di aspetti, per capire veramente qual è il prestito più conveniente, il migliore che risulta essere adatto tue esigenze.
In questa guida troverai una serie di consigli utili, per potranno aiutarti nella scelta nella valutazione delle caratteristiche di un prestito bancario: come distinguere tra TAN e TAEG, cosa si può nascondere dietro i cosiddetti “finanziamenti a tasso zero”, che tipo di tasso é quello migliore per il tuo caso e tanto altro.
Come valutare un finanziamento
1. Controlla TAN e TAEG. Il TAN rappresenta il Tasso Annuo Nnominale, ossia il tasso applicato al prestito, é il tasso “pulito”, ossia al netto di tutte le altre spese accessorie. Ecco perchè ricorda sempre di controllare soprattutto il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale che, come dice il nome stesso, é un tasso più effettivo, comprensivo di tutte le spese relai che, effettivamente, contribuiscono a far lievitare il tasso. Il TAEG é quindi l’elemento da considerare con maggiore attenzione.
2. Finanziamenti a tasso zero? Se qualcuno ti propone un finanziamento a tasso zero, chiedi sempre a quale tasso so riferisce la promozione? E’ il TAN allo 0%, oppure é il TAEG? A volte infatti, il TAN é pari a 0, ma il TAEG poi, non é più allo 0%, proprio perchè in realtà ci sono dei costi.
3. Attenzione alle spese accessorie. Ormai l’avrai capito, quello che devi guardare, per capire quanto ti verrà a costare un finanziamento, é il Taeg, che comprende tutte le spese accessorie e rappresenta quindi il costo effettivo. Le spese accessorie sono quelle legate alla gestione del tuo prestito e le principali sono:
Costi di istruttoria per la valutazione della capacità di rimborso del richiedente e quindi per la rconcessione del prestito;
Spese per le singole rate (ogni mese infatti, dovrai pagare anche un costo di spese di incasso);
Imposta di bollo/sostitutiva sul contratto;
Costi delle comunicazioni periodiche;
Eventuale assicurazione;
Spese di chiusura del finanziamento, al termine del pagamento di tutte le rate.
3. Assicurazione. A volte, durante la stipula di un contratto di prestito, la banca potrebbe chiederti di sottoscrivere anche un’assicurazione, volta a garantire la banca in caso di tua insolvenza. L’assicurazione non è sempre obbligatoria, per cui chiedi informazioni alla banca e nel caso, non stipularla, poichè la sua polizza fa crescere il costo del prestito.
4. Non pretendere troppo. Ricorda che la banca, nella concessione di un prestito, valuta la tua capacità di restituzione: di solito vengono erogati prestiti che non sono superiori del 30% dello stipendio del richiedente.