Sui redditi da lavoro autonomo (quindi percepiti per prestazioni occasionali), si applica la ritenuta d’acconto, pari al 20%. Ogni mese po, nel cedolino (o ricevuta per collaborazioni occasionali), si evidenzierà l’importo lordo, l’aliquota di ritenuta d’acconto applicata (pari appunto al 20%) e il compenso netto percepito dal collaboratore.

Come versare ritenuta d’acconto per prestazione occasionale? Chi si deve occupare di versarla allo Stato, con quali modalità ed entro quali scadenze? Vediamo, in parole semplici, come pagare la ritenuta d’acconto all’Agenzia delle Entrate.

Tasse

Le ritenute devono essere versate dai sostituti d’imposta (datori di lavoro). Il collaboratore quindi, non deve far altro che incassare il netto, poichè al versamento delle tasse ci deve pensare il datore di lavoro. Quest’ultimo effettuerà il versamento entro il 16 del mese successivo a quello del pagamento. se quindi per esempio sei stato pagato il 28 febbraio, entro il 16 marzo il datore di lavoro dovrà versare la ritenuta al fisco.

Se il 16 cade di sabato o in giorno festivo, la scadenza é posticipata al primo giorno lavorativo successivo. Il versamento va fatto compilando il modello F24, che deve essere inoltrato dal datore di lavoro (o dal suo ufficio del personale o dal suo commercialista) esclusivamente online usando il codice tributo 1040.

Ogni anno poi, entro il 28 febbraio, il datore di lavoro dovrà rilasciare al suo collaboratore la certificazione delle ritenute operate, un documento nel quale sono indicati tutti gli importi lordi e netti corrisposti, oltre ovviamente alle ritenute versate. Questo documento potrà essere utilizzato dal collaboratore per fare la dichiarazione dei redditi (con modello Unico o 730, a seconda dei casi) e potrà permettergli, se sussistono i presupposti, di recuperare la ritenuta d’acconto versata.