Stavi stipulando un nuovo contratto e tra le varie voci hai trovato anche quella riguardante il comodato d’uso gratuito e oneroso di alcuni strumenti, non sai che cosa significa e vorresti avere maggiori informazioni prima di firmare? Non ti preoccupare, il comodato d’uso è un comunissimo contratto.
In questa guida completa sul comodato d’uso ti spiego come funziona, ti elenco i casi di quello gratuito per l’immobile e per l’auto, come si differenzia dall’affitto, come è disciplinato per il terreno agricolo, come si registra, dunque ti elenco le soluzioni per aziende tra: macchine di caffè e distributori automatici di bevande.
Indice
Cos’è e come funziona
Il comodato d’uso tra privati è un contratto con cui una persona affida all’altra un oggetto mobile o un immobile, affinché lo utilizzi, senza modificarne le proprietà o alternarne le caratteristiche. Le parti possono redigere il contratto in forma scritta, ma anche verbale.
Quest’ultima forma è consigliata solo in condizioni di massima fiducia perché in caso di controversie è preferibile disporre di un documento scritto da far valere.
Il comodato d’uso può essere:
- Gratuito (art. 1803 del codice civile), è la forma di comodato più diffusa e la usano solitamente i genitori, quando per esempio affidano una casa a un figlio, senza chiedere alcun canone di affitto;
- Oneroso, quando si richiede il pagamento di una somma di denaro. Tipico esempio è quello dei modem, che alcune compagnie telefoniche affidano ai loro clienti, dietro pagamento di un corrispettivo mensile.
Gratuito immobile
Se intendi concedere un immobile in comodato d’uso gratuito con qualcuno, potete concludere un contratto scritto o verbale. Se il contratto è verbale, quindi vi mettete d’accordo solo a voce, non devi registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate. Ad eccezione di un caso: se il contatto di comodato è menzionato in un altro atto soggetto a registrazione, allora devi necessariamente registrarlo.
Se invece stipulate un contratto scritto, occorre registrarlo entro 20 giorni:
- Utilizzando il modello 69 per la richiesta di registrazione;
- Pagando con bollettino 200 euro di imposta di registro (tramite modello F23 e con codice tributo 109T).
Scarica subito il modello fac simile compilabile WORD del comodato d’uso d’immobile.
Gratuito auto
Il comodato d’uso gratuito di un’auto, di solito si realizza in due ambiti:
- Familiare, quando un genitore concede un’auto al figlio;
- Aziendale, quando l’impresa concede un’auto a un dipendente.
In ambito familiare, solitamente non si stipulano contratti di alcun tipo, soprattutto quando il figlio convive con i genitori. In ambito aziendale invece, oppure quando il figlio vive all’estero, occorre chiedere alla Motorizzazione Civile la modifica della carta di circolazione, indicando il nuovo conducente dell’auto.
Affitto
Se hai deciso di dare un immobile a qualcuno, senza chiedere alcun canone di affitto, quindi a titolo gratuito, allora non si tratta di affitto, ma di “comodato d’uso gratuito”. Si tratta di due accordi completamente diversi e per i quali la legge prevede aspetti di gestione completamente differenti.
L’affitto infatti, deve essere necessariamente registrato presso l’Agenzia delle Entrate; il comodato d’uso gratuito invece no. Inoltre, sui canoni di affitto percepiti occorre pagare le tasse. nel comodato d’uso invece, non ci sono tasse da pagare sui proventi, poiché appunto non ce ne sono.
Affitto | Comodato d’uso |
---|---|
Art. 1803 Codice Civile | Art. 1803 Codice Civile |
Si paga affitto | Non si paga affitto |
Registrazione obbligatoria | Registrazione non obbligatoria |
Attenzione
Nel comodato d’uso, la registrazione non è obbligatoria solo se l’accordo è di natura verbale. Se le parti stipulano un contratto scritto, devono provvedere a registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni e pagare, con bollettino, un’imposta di registro fissa pari a 200 euro.
IMU e TASI
La legge n. 208/2015 ha introdotto una specifica agevolazione a chi cede la propria casa in comodato d’uso gratuito: una diminuzione del 50% sulla base imponibile per il calcolo di IMU e TASI. Hai diritto al beneficio purchè sussistano le seguenti condizioni:
- L’immobile rientra nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (non di lusso);
- L’assegnatario usa la casa come abitazione principale, quindi vi ha stabilito la sua residenza e quella della sua eventuale famiglia;
- Il contratto di comodato è stato concluso in forma scritta e registrato presso l’Agenzia delle Entrate;
- Se il comodante (ossia il proprietario dell’immobile) ha anche un’altra casa di proprietà, essa deve essere nel medesimo comune dell’immobile ceduto e deve essere la sua abitazione principale. Entrambe le case devono appartenere a categorie catastali “non di lusso”. Inoltre, il comodante non deve avere altri immobili in Italia.
Terreno agricolo
Il comodato d’uso è molto diffuso in agricoltura. E’ disciplinato dall’art. 1803 e seguenti del codice civile e si perfeziona con la consegna di un terreno agricolo, un fondo rustico a un soggetto, detto comodatario. Il contratto può essere:
- A tempo determinato, quando le parti stabiliscono una durata; alla scadenza, il comodatario deve restituire il terreno al proprietario;
- A tempo indeterminato, quando le parti non stabiliscono una durata; in questo caso, il proprietario del terreno può in qualsiasi momento, chiederne la restituzione.
A carico del comodatario sono tutte le spese ordinarie di mantenimento del fondo. Rimangono invece a carico del proprietario le spese straordinarie, quali ad esempio delle spese improvvise per evitare il danneggiamento del terreno. Infine, il comodatario ha diritto a godere dei frutti del terreno.
Attenzione
Il comodato di un terreno è un accordo usato molto quando si tratta di situazioni temporanee. Ad esempio quando c’è un’eredità: si trova un solo erede disposto a coltivare il fondo e quindi si consegna a costui affinché lo curi, fino a quando gli eredi si metteranno d’accordo a chi assegnarlo definitivamente.
Registrazione
Quando concludete l’accordo, fai tre copie del contratto: una per te, una per la controparte e una da consegnare all’Agenzia delle Entrate. Puoi registrare il contratto di comodato d’uso presso qualunque ufficio dell’Agenzia, quindi non occorre che lo registri nel Comune in cui si trova l’immobile o in quello in cui tu hai domicilio fiscale: va bene qualsiasi sportello in Italia. Il funzionario dell’Agenzia ti restituirà il contratto timbrato.
Insieme al contratto, devi presentare in Agenzia anche:
- Il modello 69 debitamente compilato; è il modello di richiesta registrazione contratto;
- Copia del modello di pagamento F23 con cui versare 200 euro (l’importo è fisso) indicante codice tributo 109T; allegato modello f23
- Tante marche da bollo quanti sono i fogli del contratto da registrare.
Attenzione
Compra le marche da bollo prima di stipulare il contratto, esse non possono avere data successiva alla stipula.
Esempio
Hai stipulato il contratto il 6 aprile. Le marche da bollo possono essere del 4, del 5, del 6 aprile, ma non del 7 aprile e successivi.
Scarica subito il modello 69 fac simile compilabile PDF.
Macchine da caffè
Anche le macchine da caffè possono essere oggetto di comodato d’uso. Molte aziende lo prevedono, ad esempio Lavazza o Borbone, sono solo alcune che hanno optato per questa tipologia di contratto con i propri clienti.
Il contratto, solitamente, stabilisce la consegna e l’uso gratuito di una macchina da caffè, purché il cliente si impegni a comprare una quantità minima di merce all’anno o al mese (cialde, capsule, caffè in buste).
L’offerta è molto interessante soprattutto per le aziende, ma possono stipularla anche i privati: il corriere provvede a consegnare la macchina da caffè in comodato e le prime cialde; Infine, di solito nel contratto è prevista anche l’assistenza gratuita in caso di malfunzionamento. Questi contratti hanno spesso una durata stabilita, di 24/26 mesi, per cui è bene, prima di stipularlo, controllare le condizioni in caso di disdetta.
Modem internet
Le varie compagnie telefoniche offrono spesso il modem/router compreso nei loro pacchetti. L’accordo può prevedere due tipi di comodato:
- Gratuito. Il cliente usa il modem senza pagare alcun costo;
- A pagamento. Il cliente paga un importo mensile (di solito di 3/4 euro) per poter usare il modem.
La domanda che sorge spontanea riguarda sicuramente la convenienza: è meglio prendere il modem in comodato oppure comprarlo? Se il comodato è gratuito, allora la risposta è ovvia: lo offre la compagnia, per cui è inutile spendere denaro per comprarne un altro.
Se invece il comodato è a pagamento, spesso conviene comprarne uno di proprietà. Ormai è possibile trovare un modem universale molto buono anche a meno di 30 euro. E rimane tuo per sempre, per cui anche se un domani dovessi cambiare compagnia ADSL, potrai continuare a usarlo.
Distributori automatici bevande
Si tratta di un contratto molto interessante soprattutto per le aziende. I distributori automatici, come sicuramente sai già, sono delle apposite macchine che, dietro inserimento di denaro, erogano bibite, merendine, tramezzini, ecc. Gli utilizzatori possono anche chiedere delle chiavette da ricaricare.
Il contratto è simile a quello per le macchinette di caffè: l’azienda non compra il distributore, ma lo riceve in comodato d’uso gratuito, purchè permetta un operatore, ogni settimana o ogni quindici giorni, di passare a riempirlo della merce consumata. In caso di problemi o malfunzionamenti, l’azienda del distributore manda un tecnico a sistemarla, a proprio carico.