Nel 2017 si utilizzano ancora gli assegni come forma di pagamento, purtroppo cerca di capirlo: non tutti sono propensi ad accettare forme di pagamento telematiche e, soprattutto per importi molto elevati, molti richiedono ancora l’assegno. Stai acquistando qualcosa e ti hanno chiesto un assegno? Non ti preoccupare.

In questa guida completa su come compilare un assegno ti spiego come compilare quello bancario, come renderlo non trasferibile in modo che possa essere incassato solamente dal destinatario che specifichi, come compilare quello postale, quello circolare e come mettere il cancelletto appresso al numero.

Bancario

Compilare un assegno bancario é un’operazione molto semplice da fare, ma occorre prestare molta attenzione, per evitare errori che potrebbero invalidarlo. Un assegno, che sia bancario o postale, ha sei parti che devono essere correttamente compilate:

  1. Il luogo;
  2. La data;
  3. L’importo in cifre;
  4. L’importo in lettere;
  5. Il nome del beneficiario;
  6. La firma

.Ecco un fac simile assegno già compilato:

Esempio: come si compila un assegno da 1000 euro:

  1. Il luogo é il Comune in cui stai compilando l’assegno;
  2. La data é quella del giorno in cui lo compili;
  3. La somma in cifre, deve riportare anche i decimali, quindi se l’assegno é di 1.000 euro, allora devi scrivere 1000,00;
  4. La somma in lettere, deve riportare anche i decimali, ma scritti in cifre e separati dai numeri interi con una sbarra; se quindi l’assegno é di 1000,50 euro devi scrivere mille/50;
  5. Il nome del beneficiario;
  6. La tua firma.

Non trasferibile

Se la somma dell’assegno é uguale o superiore a 1.000 euro, l’assegno deve essere necessariamente “non trasferibile”. L’assegno non trasferibile si compila esattamente allo stesso modo di un assegno ordinario (come al punto 1). Tutti gli assegni bancari infatti, devono essere “non trasferibili”.

Quando la tua banca ti consegna un blocchetto di assegni infatti, si tratta già di titoli non trasferibili e la clausola si trova scritta su ogni assegno del blocchetto. Se invece vuoi emettere un assegno trasferibile (possibilità concessa solo per importi inferiori a mille euro), devi recarti in banca (o in Posta se possiedi un conto Bancoposta) e chiedere specificatamente un assegno trasferibile, al costo di 2 euro (imposta di bollo).

Postale

Per avere un libretto di assegni postali devi essere titolare di un conto corrente Bancoposta. Se quindi possiedi un conto in Posta, non devi far altro che recarti in un ufficio postale e chiedere un libretto di assegni. L’impiegato te lo rilascia subito e non devi pagare nulla: il libretto di assegni ti viene consegnato gratis.

Per quanto riguarda la compilazione, l’assegno postale é uguale a quello bancario, per cui ci sono sempre sei parti da compilare:

  1. Comune in cui stai compilando l’assegno;
  2. La data é quella del giorno in cui lo compili;
  3. La somma in cifre, deve riportare anche i decimali, quindi se l’assegno é di 1.000 euro, allora devi scrivere 1000,00;
  4. La somma in lettere, deve riportare anche i decimali, ma scritti in cifre e separati dai numeri interi con una sbarra; se quindi l’assegno é di 1000,50 euro devi scrivere mille/50;
  5. Il nome del beneficiare: luogo, data, importo in cifre, importo in lettere, beneficiario e firma. il blocchetto che ti consegnano é sempre composto da assegni non trasferibili, se invece desideri un assegno trasferibile devi chiederlo specificatamente in Posta, al costo di 2 euro (imposta di bollo).

Circolare

Compilare un assegno bancario ordinario é abbastanza semplice: prendi il blocchetto (se non lo hai, puoi andare a ritirarlo in banca o Posta dove sei correntista), lo compili e lo consegni al tuo creditore. Per quanto riguarda l’assegno circolare invece, che sia bancario o postale, la questione é un po’ più complessa.

L’assegno circolare infatti, non puoi emetterlo tu, ma devi necessariamente recarti in banca o in Posta, a seconda del tuo conto corrente (bancario o postale). Qui l’impiegato ti fa compilare un apposito modulo di richiesta in cui indicare i dati dell’assegno che desideri emettere (importo, beneficiario, ecc.).

L’impiegato quindi verifica che sul tuo conto corrente sia presente la somma necessaria per coprire l’assegno. Se non hai abbastanza fondi sul conto corrente, ti invita a fare un deposito, altrimenti non puoi emettere l’assegno.

Ecco perché si dice che l’assegno circolare é più sicuro rispetto a un assegno ordinario: con quest’ultimo, il beneficiario corre sempre il rischio che sia “scoperto”, ossia di presentarsi in banca per riscuoterlo e di scoprire che chi l’ha emesso non ha abbastanza soldi per coprire l’importo.

Con l’assegno circolare questo non succede, perché é la banca che lo emette, solo dopo aver controllato la presenza dei fondi sul conto corrente emittente. Inoltre, é la stessa banca che si impegna a garantire il pagamento e non solo il correntista.

Cancelletto

Chi compila un assegno, di solito, usa mettere il cancelletto # prima e dopo l’importo, sia in cifre che in lettere. Il segno del cancelletto serve a “fermare” la cifra, per evitare che, chi lo riceve, inserisca ulteriori cifre e, in banca, incassi del denaro che non deve.

Esempio

Devi fare un assegno di 1.500 euro, allora nella sezione delle cifre, al posto di scrivere solo 1500,00, scriverai #1.500,00#. Nella sezione delle lettere anche, al posto di millecinquecento/0 scriverai #millecinquecento/00#

Attenzione

Non si tratta di un obbligo, anche senza cancelletto il tuo assegno é valido, tuttavia la Banca d’Italia consiglia di usarlo, per le ragioni sopra esposte. In caso di difformità tra importo in cifre e importo in lettere, prevale quello in lettere.