La legge impone, in specifici casi, l’invio di apposita comunicazione al Comune in modo da notificare l’inizio dei lavori edili. In altri casi la semplice notifica non è sufficiente: occorre chiedere espressa autorizzazione, meglio conosciuta come permesso a costruire.
In questa guida completa sulla comunicazione inizio lavori ti spiego cos’è e come funziona, cosa fare in caso di lavori in edilizia libera, come presentare la CIL, la CILA, la SCIA, il permesso a costruire, quando serve, i costi da sostenere e ti fornisco infine un modello fac simile editabile.
Indice
Cos’è e come funziona
Devi fare un lavoro edilizio e hai sentito parlare di CIL, CILA, SCIA, permesso a costruire e non ci hai capito molto. È comprensibile! Ci sono tanti siti che spiegano come funziona, quando serve fare queste comunicazioni e come farle, ma pochi lo spiegano in maniera semplice e comprensibile anche per i non addetti ai lavori. Qui sei nel posto giusto: ti spiegherò tutto in maniera semplice.
Innanzitutto, per semplificare, ti dico subito che il tipo di comunicazione da inviare al comune dipende dalla complessità del lavoro. Per esempio, se devi fare un lavoro di manutenzione ordinaria, non devi dare alcuna comunicazione al Comune: la manutenzione ordinaria rientra nell’edilizia libera e non occorre chiedere autorizzazioni al Comune né fare segnalazioni.
Se invece si tratta di interventi più complessi, allora potrebbe essere necessaria la CILA, la SCIA, oppure il permesso a costruire se si tratta di una nuova costruzione. Più è complesso e “rivoluzionario” il lavoro che devi fare, più importante è la comunicazione da presentare al comune. Per i lavori più complessi, occorre persino chiedere l’autorizzazione (permesso a costruire).
A titolo esemplificativo, ecco come capire quale segnalazione occorre nel tuo caso:
- Edilizia Libera -> Non occorre alcuna comunicazione (nei prossimi paragrafi vedremo cosa rientra nell’edilizia libera);
- Opere temporanee per l’esecuzione di lavori, ad esempio ponteggi -> Occorre la CIL (Comunicazione Inizio Lavori);
- Opere di manutenzione straordinaria leggere (che per esempio non cambiano volumetria o destinazione d’uso di un immobile)-> Occorre la CILA;
- Opere di manutenzione straordinaria pesanti (che per esempio cambiano volumetria o destinazione d’uso di un immobile) -> Occorre la SCIA;
- Nuove costruzioni -> Occorre il permesso a costruire.
Analizziamo la normativa alla luce recenti riforme (D.Lgs. n. 222/2016, conosciuto come Decreto SCIA 2), che hanno modificato il Testo Unico delle disposizioni in materia Edilizia (scarica qui il TU aggiornato a seguito del decreto)
Edilizia Libera
Tutti questi lavori, per cui occorreva una comunicazione, con l’ultima riforma sono diventati edilizia libera e quindi non occorre dare comunicazione al comune:
- Lavori di manutenzione ordinaria (rifacimento bagno, infissi, porte interne, tinteggiatura pareti interne ed esterne, ecc.);
- Pavimenti esterni;
- Pavimenti per parcheggi;
- Impianti di raccolta acqua;
- Sostituzione caldaia;
- Pannelli fotovoltaici (purché non ubicati nella zona A indicata nel D.M. n. 1444/1968);
- Zone di gioco senza scopo di lucro;
- Arredi di immobili;
- Installazione pompe di calore con potenza termica entro certi limiti (minore di 12 kw);
- Lavori per eliminare gli impedimenti di accesso/uso ai disabili;
- Specifici lavori temporanei di scavo;
- Movimenti di terra in ambito agricolo;
- Serre mobili non definitive (gazebo, termotende, ecc.).
CIL
Molti lavori per i quali era necessaria una comunicazione ora sono diventati edilizia libera e quindi non necessitano di alcuna comunicazione, come hai visto visto nel paragrafo precedente. Per esempio per i lavori di manutenzione ordinaria (come può essere la ristrutturazione del bagno o la tinteggiatura della casa) non occorre più alcuna comunicazione/segnalazione al Comune.
Nello specifico, ad oggi è necessaria la CIL solo per la realizzazione di opere temporanee da rimuovere entro 90 giorni dal termine del bisogno. Stiamo parlando per esempio le impalcature che usano le ditte edili per lavorare.
Fac simile
Come detto nel paragrafo precedente, la CIL (Comunicazione Inizio Lavori) serve solo per la realizzazione di opere temporanee da rimuovere entro 90 giorni da conteggiare dal termine della necessità. Tipico esempio sono le impalcature che le ditte installano per eseguire i lavori. La CIL va inviata al Comune compilando un apposito modello molto semplice, in cui inserire i seguenti dati:
- Dati del titolare;
- Titolarità esclusiva o non esclusiva all’esecuzione dell’intervento;
- Indicazione se l’opera tocca parti comuni di un edificio o no;
- Data di inizio e di fine dei lavori;
- Indirizzo del luogo dove avverranno i lavori;
- Impresa esecutrice dell’opera;
- Rispetto degli obblighi di sicurezza.
CIL Comunicazione inizio lavori
Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD della comunicazione da inviare al Comune.
Asseverata
La CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) va fatta per le opere di manutenzione straordinaria leggera, lavori per i quali non occorrono né SCIA né permesso a costruire, ma che non sono neanche edilizia libera oppure lavori da comunicare con semplice CIL.
Quindi, ricapitolando, quando si esegue un lavoro, ci sono vari gradi di complessità del lavoro, ognuno dei quali necessita di documenti piuttosto che altri:
- Edilizia libera -> Non occorre fare alcuna comunicazione;
- Opere temporanee da rimuovere entro 90 giorni -> basta la CIL;
- Opere di manutenzione straordinaria leggere -> occorre la CILA;
- Opere di manutenzione straordinaria pesanti -> occorre la SCIA;
- Nuove costruzioni -> Occorre il permesso a costruire.
Occorre la CILA nei seguenti casi:
- Lavori che comportano cambiamento degli spazi interni della casa, creazione/eliminazione di muri/porte/finestre, se tali opere non mutino destinazione d’uso e volumetria dell’intera abitazione;
- Rifacimento impianto elettrico, idrico, di riscaldamento;
- Ristrutturazione fognature esistenti.
CILA Comunicazione Inizio Lavori Asseverata
Scarica subito il modulo fac simile editabile per la CILA da presentare al Comune.
SCIA
Va presentata per lavori su elementi fondamentali dell’immobile (tetto, fondamenta, pilastri…), lavori che quindi rappresentano manutenzione straordinaria pesante. Giusto per avere un’idea, serve la CILA sui seguenti lavori;
- Creazione di un sottotetto, di una mansarda;
- Ristrutturazione del tetto di una casa;
- Cambio di destinazione d’uso dell’immobile;
- Rafforzamento dei pilastri.
Permesso di costruire
Nei seguenti casi infine, CIL, CILA o SCIA non sono sufficienti, ma occorre il permesso di costruire. Nello specifico occorre nei seguenti casi;
- Nuove costruzioni;
- Ristrutturazione che causa la modifica la volumetria o la destinazione d’uso di un immobile.
Costi
Per ciò che concerne i costi: non si può dire un prezzo preciso, perché varia in base alla complicatezza del lavoro. I costi essenzialmente sono due:
- Costi da pagare al Comune;
- Onorario del professionista (geometra, ingegnere) che si occupa di redigere la CILA, SCIA, permesso di costruire.
La parte più decisiva è quella relativa al compenso del professionista: più complesso è il lavoro e quindi la pratica, maggiore sarà il suo onorario.
Suggerimento
Chiedi più preventivi ai professionisti della tua zona.