Una prestazione occasionale è una collaborazione che si instaura tra lavoratore e impresa, nel momento in cui quest’ultima ha bisogno di forza lavoro, ma non in modo abituale e continuo.
In questa guida completa sulla comunicazione preventiva per lavoro occasionale, ti spiego cos’è e a cosa serve, da quando decorre, le sanzioni previste in caso di omissione, chi deve inviarla, come farla, ti fornisco un modello editabile (modello UNI-Intermittenti) da scaricare e compilare direttamente sul tuo computer e infine ti spiego come compilarla passo per passo.
Cos’è
La comunicazione preventiva per i lavoratori occasionali, è un procedura che riguarda moltissime imprese: tutte quelle che fanno ricorso alle collaborazioni occasionali. Per collaborazioni occasionali si intendono quelle pagate applicando la ritenuta d’acconto del 20% e che per il percettore (ossia il lavoratore) generano “Redditi diversi”.
La norma, introdotta con il decreto Fisco-Lavoro e poi trasformata in legge, ha lo scopo di monitorare e contrastare le forme di lavoro irregolare: purtroppo infatti ci sono ancora imprese che utilizzano le collaborazioni occasionali pur instaurando un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato con il collaboratore.
Ed è proprio questo che il legislatore vuole contrastare: l’abuso dei contratti di prestazione occasionale. Un’azienda può ricorrere alle collaborazioni occasionali, purché abbiano realmente natura sporadica e discontinua. Se invece diventano collaborazioni abituali, e presentano tutte le caratteristiche di un lavoro subordinato, allora il collaboratore va assunto con contratto da dipendente.
La comunicazione preventiva è una dichiarazione che l’azienda deve fare all’Ispettorato del lavoro, per indicare le collaborazioni occasionali: si tratta quindi di un modo per mettere sotto la lente di ingrandimento questa tipologia contrattuale, per evitarne abusi da parte dei datori di lavoro.
Da quando decorre
Il Parlamento ha approvato definitivamente la legge di conversione del decreto Fisco Lavoro (decreto del 21 ottobre 2021, n. 146) il 14 dicembre 2021. Tale legge è entrata in vigore a partire dal 21 dicembre 2021.
L’obbligo di comunicazione preventiva per i datori di lavoro che si avvalgono delle collaborazioni occasionali, dunque, è entrato in vigore a partire dal 21 dicembre 2021.
Come farla
Se in qualità di azienda ti stai avvalendo di un collaboratore occasionale ex art. 2222 C.C., devi inviare una comunicazione obbligatoria all’Ispettorato del Lavoro competente nella tua zona. Le modalità di invio sono le stesse previste per il lavoro intermittente (come da D.M del 27/3/2013).
La comunicazione è molto semplice da fare, ecco la procedura:
- Scarica il modello UNI-Intermittenti (trovi il download nel paragrafo seguente) e compilalo. La compilazione è molto semplice (nei prossimi passi ti spiego come farlo).
- Una volta compilato, puoi inviarlo all’indirizzo intermittenti@pec.lavoro.gov.it. Non c’è bisogno di inviarlo con una PEC, puoi inviarlo anche con una email normale, in quanto il Ministero ha abilitato questo indirizzo a ricevere anche email normali. Tuttavia, ricorda che inviando una normale email, essa non ha lo stesso valore legale di una raccomandata (al contrario di una PEC). Il suggerimento quindi, è quello di inviare le comunicazioni sempre con la tua PEC.
Finito! Una volta inviata la mail hai terminato la tua comunicazione.
Modello editabile
Di seguito puoi scaricare il modello UNI-Intermittenti, valido anche per effettuare la comunicazione preventiva lavoro autonomo occasionale.
Scarica subito il modulo compilabile per fare la comunicazione preventiva lavoro autonomo occasionale all’Ispettorato del Lavoro.
Come compilare il modello
La compilazione del modello Uni-Intermittenti è molto semplice. Ecco come fare:
- Nella prima riga devi indicare codice fiscale e email del datore di lavoro;
- Nella seconda parte, per ogni lavoratore con contratto occasionale, devi indicare: suo codice fiscale, data inizio e data fine del rapporto di lavoro. Se la collaborazione dura un singolo giorno o singoli giorni (ad esempio, il collaboratore lavora tutte le domeniche del mese), devi compilare solo il campo data inizio indicando la relativa giornata di lavoro.
- Nel “Campo codice comunicazione di riferimento” puoi inserire il codice della comunicazione obbligatoria che corrisponde al collaboratore: puoi recuperarlo dalla ricevuta che ottieni al termine della comunicazione obbligatoria. Non è comunque un campo obbligatorio se hai già inserito il codice fiscale del lavoratore.
Obbligatoria
La comunicazione preventiva è obbligatoria, pena l’applicazione di specifiche sanzioni. In caso di omissione della comunicazione, il datore di lavoro rischia una multa che va da un minimo di 500 euro a un massimo di 2.500 euro per ogni lavoratore occasionale non in regola.
Quindi se per esempio l’azienda ha tre lavoratori occasionali per i quali ha omesso la comunicazione, rischia una multa da 1.500 a 7.500 euro.
Se l’azienda, in seguito al controllo delle autorità, riqualifica la collaborazione in rapporto di lavoro subordinato (assume il lavoratore alle proprie dipendenze) alla sanzione di cui sopra si sommano:
- Maxisanzione;
- Sospensione dell’attività se almeno il 10% dei lavoratori sul luogo di lavoro è irregolare;
- Sanzioni per mancata comunicazione di assunzione.
Ricordiamo che per collaborazione occasionale si intende una prestazione erogata da una persona verso un’azienda, senza alcun vincolo di subordinazione (quindi decide autonomamente tempi e modalità lavorative, senza coordinamenti con l’impresa).
Lo scopo di questa procedura è quello di monitorare l’utilizzo delle prestazioni occasionali, per contrastare l’abuso di queste ultime. Una prestazione occasionale infatti, è tale se non assume caratteristiche di continuità e abitualità e se permette al collaboratore di lavorare in piena autonomia, senza vincoli di orari o di coordinazione con l’azienda.
Se invece il rapporto assume connotazioni di subordinazione, il contratto occasionale nasconde in realtà un lavoro da dipendente e c’è un abuso, una irregolarità. La comunicazione all’Ispettorato ha lo scopo di monitorare l’utilizzo di questi contratti da parte delle aziende.