Hai deciso di aprire un conto dove conservare i tuoi risparmi e hai notato la possibilità di aprire un conto corrente oppure un conto deposito. Si tratta di due prodotti differenti, entrambi rappresentano un’opportunità ma le condizioni sono diverse.
In questa guida completa ti spiego la differenza tra conto corrente e conto deposito, quale dei due ti permette di generare un guadagno, quali sono le condizioni, quando è possibile prelevare i casi in cui è previsto il pagamento di una penale. Grazie a queste informazioni potrai capire quale prodotto è più adatto alle tue esigenze.
Indice
Cosa sono
Innanzitutto diamo una definizione ad entrambi i prodotti:
- Un conto corrente è un contratto con cui la banca ti permette di lasciare i tuoi soldi presso le sue casse. Un conto corrente rappresenta per te una cassa a cui puoi attingere come e quando vuoi, senza vincoli.
- Un conto deposito è un contratto con cui la banca ti permette di lasciare i tuoi soldi presso le tue casse, quindi come il conto corrente ma, a differenza di questo, solitamente impone delle condizioni. Ad esempio: i soldi sono vincolati per un certo periodo di tempo, sei mesi, un anno, due anni. Durante questo periodo vincolato, non puoi attingere al tuo denaro e se lo fai paghi una penale.
Vediamo nel dettaglio le differenze tra conto corrente e conto deposito e le varie possibilità.
Differenze
Un conto corrente è un conto dove tu lasci i tuoi soldi e non hai vincoli: se vuoi ritirarli domani puoi farlo. Se vuoi fare un bonifico non c’è problema. Se devi fare un acquisto puoi farlo. Insomma i soldi sono a tua libera disposizione.
Un conto deposito è diverso: di solito si apre per lasciare lì i risparmi e farli “fruttare”. Siccome lasci i tuoi soldi alla banca per un periodo di tempo, questa ti paga un tasso di interesse, quindi ti fa guadagnare.
Un conto corrente, di solito non paga interessi.
Un conto deposito invece, ti paga degli interessi sulla somma versata, ma il denaro deve essere vincolato, ossia bloccato per un periodo di tempo: non puoi prelevarlo.
Ci sono varie tipologie di conti deposito:
- Conto deposito libero. Ossia un conto deposito che funziona quasi come un conto corrente, puoi prelevare quando vuoi, non hai vincoli. In questo caso però, la banca ti paga un tasso di interesse molto basso oppure non te lo paga affatto.
- Conto deposito vincolato. In questo caso puoi decidere di vincolare il tuo denaro per un periodo di tempo, per esempio per sei mesi, un anno, due anni, o anche più, in base alle proposte offerte dalla banca. L’istituto, per il fatto di lasciare i tuoi soldi sul conto senza toccarli, ti paga un tasso di interesse sulla somma vincolata.
Penale
Solitamente, anche il conto deposito vincolato permette di prelevare il denaro depositato sul conto. Però devi pagare una penale: in questo modo quindi, se prelevi i tuoi soldi che avevi precedentemente vincolato, perdi del denaro.
La banca dunque, ti concede di sciogliere il vincolo, perché nella vita può succedere di tutto e un imprevisto potrebbe costringerti ad attingere ai tuoi risparmi. Purtroppo però, se questo avviene, la banca ti addebita una penale.
Se quindi vuoi stare tranquillo, ti conviene aprire un conto deposito con un vincolo temporale non troppo lungo, per esempio di un anno. Poi alla scadenza dell’anno puoi decidere di rinnovare il vincolo. Ma almeno sai di non essere vincolato per troppo tempo.
Se invece sai già che quei soldi non ti serviranno assolutamente, perché per esempio sono soldi in più rispetto ad altri tuoi risparmi, allora puoi spingerti oltre: puoi per esempio vincolarli per tre, quattro, cinque anni. Di solito, maggiore è in vincolo, maggiore è il tasso di interesse. Mi spiego meglio, facendoti un esempio di seguito.
Una banca ti offre un conto deposito alle seguenti condizioni:
- Se vincoli il tuo denaro per sei mesi ti offre un tasso di interesse dello 0,5 %;
- Se vincoli il tuo denaro per un anno ti offre un tasso di interesse dell’1 %;
- Se vincoli il tuo denaro per due anni ti offre un tasso di interesse del 2%;
- Se vincoli il tuo denaro per quattro ti offre un tasso di interesse del 3%;
- E così via.
Come vedi quindi, maggiore è l’arco di tempo in cui vincoli il denaro, maggiore è l’interesse. Solitamente succede così, ma non è sempre detto: ricorda sempre di verificare le condizioni proposte dalla banca.
Un conto corrente invece, generalmente non offre un interesse. Anche non è sempre detto: alle volte, alcune banche sono disposte a offrire un piccolo tasso di interesse anche per i conti correnti. Verifica sempre le condizioni offerte dalla banca leggendo il foglio illustrativo.