Hai ricevuto un assegno e ti stai ponendo le classiche domande: e se fosse scoperto? Se fosse stato rubato da qualcuno? C’è qualche procedura per verificare l’affidabilità di un assegno bancario? Ma soprattutto, come fare per essere sicuri che l’importo specificato sia erogabile? È necessario fare un controllo assegni.
In questa guida completa sul controllo assegni ti spiego come effettuare un controllo, cosa fare nel caso di assegni rubati, smarriti oppure bloccati, come scoprire se il debitore è protestato e registrato nel CAI, come controllare gli assegni postali e come ottenere la cancellazione dal CAI.
Come controllare
È necessario distinguere tra due tipologie di assegni, ognuna delle quali offre diverse garanzie sulla copertura:
1. Assegno bancario circolare
È un assegno che rilascia direttamente la banca, quindi é impossibile che sia scoperto. Puoi essere tranquillo: se qualcuno ti consegna un assegno circolare, non rischierai mai che, recandoti in banca per l’incasso, ti dicano che non ci sono soldi per pagarti.
La procedura di emissione di un assegno circolare infatti, prevede il titolare del conto si rechi in banca e chieda di emettere specificatamente un assegno circolare. La banca controlla se quel cliente ha effettivamente la somma disponibile sul conto e la blocca, in modo che chi verrà a incassare l’assegno non lo trovi scoperto.
Se il cliente non ha la somma sufficiente a coprire l’assegno, lo invita a fare un versamento quanto prima. Solo quando la somma risulta sul conto, la banca emette l’assegno.
Attenzione
Un assegno circolare é sicuro al 100%. Purché sia vero! Non esiste un modo semplice e infallibile per verificare se un assegno é falso, contraffatto. Quindi, accetta assegni circolari solo da persone fidate.
2. Assegno bancario classico
Un assegno bancario classico, non offre tutte le garanzie di uno circolare. Per emettere un normale assegno infatti, basta avere un blocchetto e compilarne uno. Nessuno ti assicura che quella somma sia poi effettivamente presente sul conto, se non la stessa persona che te lo consegna. Tutto, quindi, é basato sulla fiducia tra te e l’emittente.
Rubati, smarriti, bloccati
Centrale allarme interbancaria per assegni richiamati
La legge 205/99 ha istituito la Centrale d’Allarme Interbancaria, ossia un elenco, tenuto dalla Banca d’Italia, che comprende gli assegni bancari e postali risultati irregolari, ossia:
- Scoperti;
- Non autorizzati (quando Banca o Posta revocano a un soggetto la possibilità di emettere assegni, per esempio perché ha chiuso il conto corrente ma non ha restituito il libretto di assegni, oppure perché già in passato ha emesso assegni irregolari);
Se vuoi controllare la regolarità di un assegno puoi farlo tramite il sito del SIA (in collaborazione con la Banca d’Italia), puoi sapere se l’assegno che ti hanno consegnato risulta perso, sottratto o comunque bloccato/non autorizzato per altri motivi. Tutto quello che devi fare é inserire nel form di richiesta:
- Il numero dell’assegno;
- Banca e CAB.
Attenzione
Sul sito del SIA puoi controllare solo se l’assegno risulta smarrito, rubato o bloccato/non autorizzato, ma non se risulta coperto! Nessuno può darti la certezza della copertura di un assegno. L’unico modo per mettersi al sicuro, è chiedere i pagamenti solo con assegni circolari.
Attenzione
Se emetti un assegno scoperto, vieni comunque iscritto al CAI. Per sapere se risulti iscritto, devi fare un’apposita domanda alla banca d’Italia, presentando questo modulo di Richiesta dei dati nominativi (qui invece il Foglio informativo per aiutarti nella compilazione).
Protestati
Purtroppo il sistema del CAI (Centrale Allarme Interbancaria) ti aiuta solo in caso di assegno rubato, smarrito o bloccato, ma non può dirti se l’assegno che hai ricevuto é scoperto. Il servizio online non é adatto per scoprire se il conto del tuo debitore ha i soldi necessari per pagarti o meno.
Non c’è purtroppo una procedura per scoprirlo. Se hai ricevuto un assegno devi sapere fin dal principio che non é un mezzo di pagamento sicuro, come lo sono gli assegni circolari. Questo non significa che sei privo di tutele, anzi! Hai dalla tua parte il regolamento bancario e la Legge.
La procedura da seguire per tutelare i tuoi diritti é la seguente:
- Presenta l’assegno in banca.
- La banca accetta l’assegno, ovviamente non per l’incasso (visto che é scoperto), bensì per segnalare al CAI chi l’ha emesso.
Attenzione
La banca non é obbligata ad accettare l’assegno. Può benissimo restituirtelo. In questo caso, se non intendi rinunciare alla somma a cui hai diritto, devi intentare una causa in tribunale verso il tuo debitore.
Ma prima di arrivare a questo, usa una procedura più soft: contattalo! Potrebbe essere stato solo un inconveniente. Vi chiarirete e farà subito, o comunque al più presto, il versamento sul suo conto, A quel punto tu potrai tornare in banca e incassare i tuoi soldi.
Suggerimento
Se il debitore continua a lasciare scoperto l’assegno, sei costretto a intentare la causa.
Postali
La procedura per verificare la legittimità di un assegno postale, é esattamente uguale a quella per verificare un assegno bancario, quindi:
- Verifica tramite il sito SIA – CAI per assicurarti che l’assegno che ti hanno consegnato non sia rubato, smarrito o bloccato.
- Presenta l’assegno in banca per verificare se é coperto o scoperto e quindi:
- Se la banca accetta l’assegno, pur non pagandoti almeno segnalerà l’emittente alla centrale dei Rischi. Tu puoi far partire la procedura di protesto;
- Se la banca non lo accetta (non é obbligata a farlo!), per tutelare i tuoi diritti devi contattare il tuo debitore, in caso di inadempienza prolungata, dovrai intentare una causa in Tribunale.
Cancellazione CAI
In passato hai usato un assegno irregolare e sei stato segnalato al CAI. Per sapere con certezza se risulti iscritto, non occorre una visura particolare. Devi fare una semplice richiesta compilando questo modulo CAI e inviarlo alla Banca d’Italia (va bene anche a una filiale) tramite fax, email, o Pec. Puoi reperire i recapiti della filiale a te più vicina sul sito della Banca d’Italia.
Riceverai la risposta entro un mese, nella modalità da te richiesta nel modulo, quindi:
- Recandoti in filiale;
- Tramite Pec;
- Tramite posta al tuo indirizzo.
La risposta é arrivata: sei iscritto al CAI. È possibile ottenere l’eliminazione del tuo nominativo dall’elenco? Come puoi immaginare, non conviene essere iscritti al CAI. Le banche non rilasciano blocchetti di assegni a chi risulta iscritto e non gode di un’ottima reputazione finanziaria.
L’iscrizione al CAI si cancella automaticamente dopo sei mesi, per cui, se sei disposto ad aspettare, non devi fare una specifica richiesta. Puoi chiedere la cancellazione prima dei sei mesi solo in due casi specifici:
- Se paghi il tuo debito, ossia il debito per cui il tuo assegno risultava scoperto o bloccato;
- Se l’iscrizione é illecita o errata.
In entrambi i casi, per ottenere la cancellazione devi rivolgerti alla Banca d’Italia stessa oppure al Tribunale.