Abbiamo un’auto che non usiamo da anni e quindi non paghiamo più il bollo auto (detto anche tassa di circolazione)? Cosa succede se non si paga il bollo auto per tanti anni, c’è il rischio di ricevere una cartella esattoriale? Supponiamo di avere un auto, di non averla rottamata (l’auto quindi conserva ancora la sua targa originale), di non usarla e di non pagare il bollo auto da tanti anni.
In caso di mancato pagamento del bollo auto, riceveremo le cartelle esattoriali di Equitalia che ci invitano a saldare quanto dovuto. Inoltre, nel momento in cui l’A.C.I. accerta il mancato pagamento del bollo per almeno tre anni consecutivi, invia al proprietario una notifica.
Questa notifica contiene la richiesta dei motivi dell’inadempimento e, se il proprietario non dimostra l’effettuato pagamento entro 30 giorni dal ricevimento della suddetta notifica, l’A.C.I. chiede la cancellazione della macchina d’ufficio dagli archivi del P.R.A..
Il P.R.A. poi, dà comunicazione della cancellazione dagli archivi, al competente ufficio della Direzione generale della M.C.T.C., la quale provvederà al ritiro d’ufficio delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia (le modalità di ritiro della carta di circolazione da parte degli organi di polizia, sono stabilite con decreto del Ministro delle finanze).
Una volta cancellata l’auto dal PRA e ritirato il libretto di circolazione, il proprietario sarà comunque tenuto a pagare gli importi dovuti negli anni passati, per cui Equitalia potrà avviare le procedure di recupero degli importi dovuti, fino a prescrizione. Il bollo auto infatti, si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui dovevamo pagare. Per esempio: se dovevamo pagare il bollo entro il giorno 3 luglio 2013, il termine di tre anni parte dal 1 gennaio 2014 e scade il 31 dicembre 2016. A questi termini di prescrizione, é sempre opportuno controllare e verificare eventuali condoni proroghe nazionali o regionali che possono cambiare ed influire sulla durata della prescrizione.