L’emergenza coronavirus ha messo a dura prova il tessuto imprenditoriale italiano: alla crisi si sono aggiunte nuove e ulteriori spese da affrontare, per tutelare lavoratori, clienti e fornitori. Basti pensare a sanificazione ambienti, mascherine, igienizzanti e guanti protettivi.
In questa guida completa sul credito imposta sanificazione ti spiego cos’è e come funziona, come ottenerlo per le spese sostenute per sanificazione, DPI e adeguamento ambiente di lavoro, come fare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, come usufruire in qualità di credito di imposta o come cederlo a terzi, importo spettante, percentuali, limiti di spesa e le regole previste per i forfettari.
Indice
Cos’è e come funziona
Credito di imposta significa che tu, fai una spesa X e quel denaro poi puoi scaricarlo dalle tasse. Se per esempio accumuli un credito di importa di 500 euro, allora quelle 500 euro puoi scalarle dalle tasse che devi all’Agenzia delle Entrate.
Il 10 luglio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto il provvedimento con le regole relative al credito di imposta sulle spese sostenute per:
- Adattamento luoghi di lavoro (vedi anche l’art. 120 del D.L. n. 34/2020);
- Sanificazione luogo di lavoro e acquisto DPI (dispositivo protezione individuale) per sé, per i dipendenti, per i clienti (vedi anche l’art. 125 del DL n. 34 del 2020).
Lo scopo di questo provvedimento, è quello di agevolare le imprese che, a causa dell’emergenza coronavirus, sono costrette a impiegare denaro per tutelare la propria salute, quella di clienti e dipendenti.
Le modalità di fruizione di questo credito di imposta sono due:
- Utilizzo diretto; quindi per esempio spendi X euro per la sanificazione e l’acquisto di DPI e hai diritto a un certo credito di imposta (più avanti vedremo l’importo preciso), puoi portarli in diminuzione delle tasse che devi pagare;
- Cessione del credito di imposta; per esempio spendi X euro per la sanificazione e l’acquisto di DPI e hai diritto a un certo credito di imposta (più avanti vedremo l’importo preciso), al posto di usarlo per scalare le tue tasse, puoi cederlo a terzi soggetti, per esempio a una banca con cui hai un finanziamento attivo. La banca a sua volta può cederlo ulteriormente a terzi.
La cessione può essere anche parziale.
Esempio
Hai un credito di imposta pari a 1.000 euro. Dunque 400 euro decidi di cederli a una banca con cui hai attivo un prestito, i restanti 600 euro li usi come credito di imposta.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate chiarisce:
- Percentuali, limiti e scadenze dell’agevolazione;
- Come ottenere il credito di imposta;
- Come comunicare all’Agenzia dell’Entrate il totale delle spese e la scelta di utilizzo diretto oppure cessione a terzi. Per usufruire del credito infatti devi prima effettuare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, in cui dichiari le spese effettuate e quelle presunte entro il 31 dicembre 2020.
Ora passiamo al lato pratico: vediamo come fare la comunicazione, come ottenere il credito di imposta oppure come fare la cessione a terzi.
Come ottenerlo
Prima di tutto, come detto nel paragrafo precedente, devi inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione delle spese che hai avuto per adeguamento e sanificazione. Conserva tutte le fatture e ricevute delle spese effettuate sinora e fai il totale.
Fai anche una stima di quanto pensi di spendere fino al 31 dicembre 2020. Non è difficile fare una stima, perché per esempio sai già che ti serviranno tot mascherine, tot igienizzante, ecc. E quindi nel prossimo futuro farai quella spesa che hai inserito nella comunicazione.
Finora hai speso 1.000 euro. Fino a dicembre 2020, sai già che ti serviranno X mascherine, Y guanti, per un totale di 500 euro. Nella comunicazione allora inserisci 1.000 euro già spesi e 500 da spendere. Fra un mese farai un ordine di 500 euro presso il fornitore di DPI da cui ti servi, in modo da realizzare quanto hai dichiarato nella comunicazione.
Scarica subito il modello comunicazione spese ammesse al credito di imposta da inviare all’Agenzia delle Entrate
Questa comunicazione devi farla una volta sola, e devi indicare:
- Le spese che hai sostenuto finora (ossia fino alla data di compilazione della comunicazione) per adeguamento e sanificazione ambienti di lavoro;
- Le spese che presumi di sostenere fino al 31 dicembre 2020.
Da ciò si evince che puoi portare in credito di imposta tutte le spese sostenute finora + tutte quelle che sosterrai fino al termine del 2020.
Comunicazione
La comunicazione si può inviare solo tramite modalità web. Puoi inviarla tu oppure farla inviare al tuo commercialista. Dopo aver inviato la comunicazione, il sistema rilascia una ricevuta di presa in carico.
Scadenza
Devi inviare la comunicazione entro i seguenti termini:
- 30 novembre 2020, se fai spese di adeguamento ambiente;
- 7 settembre 2020, se fai spese di sanificazione e per acquisto DPI.
Quanto spetta
Supponiamo che tu abbia dichiarato 2.000 euro di spese ammesse. Hai diritto al 60% sotto forma di credito di imposta. Quindi hai un credito di imposta pari a 1.200 euro.
Puoi “scaricarlo” a partire da gennaio 2021 e fino a dicembre 2021. Quindi, ricapitolando, spese effettuate nel 2020, da scaricare nel 2021. Per usufruire del credito di imposta, devi semplicemente usare il modello F24. Oppure puoi scaricare il credito di imposta direttamente in dichiarazione dei redditi.
Cessione
Se il credito di imposta preferisci cederlo a un terzo, devi comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione di questo tuo credito e indicarne il beneficiario. Si tratta di una comunicazione ulteriore, diversa dalla precedente. L’altra era per comunicare l’ammontare delle tue spese, questa per comunicare che vuoi cedere il credito, da fare successivamente.
Questa comunicazione puoi farla tu, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure affidarla al tuo commercialista. Il ricevente, a sua volta deve accettare la cessione del credito, sempre attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite suo consulente fiscale.
A chi spetta
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che il credito di imposta non spetta a tutte le aziende, ma solo alle imprese che esercitano determinate attività.
Nello specifico, hai diritto al credito di imposta che la tua attività appartiene a uno di questi codici ATECO. Il codice Ateco devi indicarlo nella comunicazione, nell’apposita sezione.
Importo
Quanto spetta. Hai diritto a un credito di imposta pari al 60% delle spese ammesse. Se quindi spendi, per esempio, 2.000 euro per adattamento e sanificazione ambienti di lavoro, hai diritto a 1.200 euro di credito di imposta.
Il 60% si calcola sull’importo dichiarato nella comunicazione. È quindi importante che tu dichiari tutti i costi sostenuti, in modo da poter usufruire di questa agevolazione.
In merito al credito di imposta spettante, le regole sono diverse a seconda che si tratti di:
- Adeguamento ambienti di lavoro;
- Sanificazione e acquisto DPI.
1. Adeguamento ambienti di lavoro
Ecco le regole previste dal provvedimento AdE (in alto in link) per ottenere il credito di imposta in caso di spese per adeguamento ambiente di lavoro:
- La comunicazione delle spese ammesse devi farla entro il 30 novembre 2020;
- Il credito di imposta puoi usarlo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021.
2. Sanificazione e acquisto DPI
Ecco le regole previste dal provvedimento AdE (in alto in link) per ottenere il credito di imposta in caso di spese per sanificazione e acquisto DPI:
- La comunicazione delle spese ammesse devi farla entro il 7 settembre 2020;
- Il credito di imposta puoi usarlo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021.
Cambiano anche i limiti di spesa, vediamoli insieme.
Limiti di spesa
Il credito spettante è sempre pari al 60% della spesa, ma ci sono dei limiti diversi, a seconda che si tratti di:
- Adeguamento ambienti di lavoro. Hai diritto a un credito di imposta pari al 60% delle spese ammesse che hai dichiarato nella comunicazione all’AdE entro un limite massimo di spesa pari a 80.000 euro. Ciò significa che hai diritto a massimo 48.000 euro di credito di imposta: se spendi 200.000 euro, sono sempre 48.000 euro di credito, non di più.
- Sanificazione e acquisto DPI. Hai diritto a un credito di imposta pari al 60% delle spese ammesse che hai dichiarato nella comunicazione all’AdE entro un limite massimo di spesa pari a 100.000 euro. Ciò significa che hai diritto a massimo 60.000 euro di credito di imposta: se spendi 200.000 euro, sono sempre 60.000 euro di credito, non di più.
In entrambi i casi (adeguamento, oppure sanificazione e acquisto DPI), puoi usare l’agevolazione come credito di imposta oppure cedere il credito a un soggetto terzo.
Forfettari
Il credito di imposta spetta non solo alle imprese che operano in regime di contabilità ordinaria o semplificata, ma anche alle partite IVA in regime forfettario.
Le regole di applicazione, i limiti, gli importi e le percentuali sono le stesse finora indicate nella guida. Quindi hai diritto al 60% di credito di imposta per le spese sostenute.