Il Decreto cura Italia ha lo scopo di fronteggiare l’emergenza coronavirus nel nostro Paese, che ha avuto conseguenze non solo sotto il profilo sanitario, ma anche lavorativo ed economico.

In questa guida completa sul decreto cura Italia ti spiego cosa prevede, ti fornisco il testo integrale pdf pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le misure più importanti per famiglie e partite IVA, tra cui il bonus affitti, la sospensione mutuo prima casa, il bonus 600 euro, le misure a sostegno dei lavoratori dell’agricoltura, i permessi retribuiti per chi usufruisce della Legge 104.

Cosa prevede

Il decreto è diviso in 4 parti, o meglio, 4 titoli:

Titolo I. Misure per rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale. Fondi da destinare alle strutture sanitarie e ospedaliere, reclutamento eccezionale di medici e infermieri nell’Esercito Italiano, INAIL, ISS (Istituto Superiore Sanità), Regole e deroghe eccezionali per la produzione e vendita di mascherine e altri dispositivi di sicurezza.

Titolo II. Misure a sostegno del lavoro. Cassa integrazione e assegno ordinario, regole sulla rimodulazione dell’orario di lavoro, congedo parentale straordinario, aumento dei permessi per legge 104, bonus per baby sitting, indennità per liberi professioni, per lavoratori autonomi iscritti all’AGO, per i lavoratori agricoli e per i lavoratori stagionali nel turismo, proroga per le domande di disoccupazione, istituzione del Fondo per il reddito.

Titolo III. Interventi a sostegno della liquidità tramite le banche. Nuove regole e deroghe per l’accesso al fondo di garanzia PMI, modifiche alla disciplina FIR, sospensione mutui, misure per sostenere le imprese.

Titolo IV. Interventi fiscali per famiglie e partite IVA. Rinvio dei termini di pagamento fiscali e contributivi, premio di 100 euro ai dipendenti che lavorano in azienda, bonus affitti, crediti di imposta, incentivi fiscali sulle donazioni per fronteggiare l’emergenza COVID-19.

Vediamo nel dettaglio alcune delle voci più importanti.

Affitti

Il governo ha imposto la chiusura di molti negozi. Tutti questi negozi, ai sensi dell’art. 65 del decreto, hanno diritto a un credito di imposta del 60% dell’affitto pagato nel mese di marzo 2020.

Esempio

Supponiamo che paghi 2.000 euro di affitto. Hai diritto quindi a un credito di imposta pari a 1.200 euro. Significa che i 2.000 euro di affitto devi pagarli al proprietario dell’immobile, però poi potrai scalare 1.200 euro di tasse che devi allo stato. Quindi praticamente lo stato ti fa uno sconto pari al 60% dell’affitto che hai pagato e lo decurta dalle tasse che devi pagare. Quindi se per esempio hai da pagare 3.000 euro di tasse, in realtà ne pagherai 1.800, ossia 3.000 – 1.200.

Requisiti: a chi spetta

Non tutti i negozi hanno diritto a questo bonus ma solo quelli che posseggono i
seguenti requisiti:

  • Immobile di categoria catastale C/1;
  • Solo negozi costretti a chiudere a causa del decreto, quindi per esempio bar, ristoranti. Non possono chiedere il bonus supermercati e farmacie, anche se hanno deciso di loro spontanea volontà di chiudere il negozio.

Attenzione

Hai diritto al 60% dell’affitto solo per il mese di marzo 2020. Non si sa se lo prorogheranno anche ad aprile.

Affitti privati senza partita IVA

Ok, finora abbiamo visto il bonus affitti per le imprese, per i negozi, ma per i privati cosa c’è? Nulla, al momento il bonus affitti è solo per i titolari di partita IVA che gestiscono un negozio. Se sei un privato non hai diritto a questo bonus, quindi devi continuare a pagare il tuo affitto. Il decreto cura Italia non prevede nessuna agevolazione

Sospensione mutuo prima casa

Per quanto riguarda i mutui prima casa, se ne occupa l’art. 54 del decreto. Grazie a questo provvedimento puoi chiedere la sospensione del mutuo non solo se sei un dipendente, ma anche se sei un autonomo con partita IVA. Ecco le novità introdotte dal decreto:

  • Sospensione mutuo anche per le partite IVA;
  • Non occorre presentare l’ISEE per la domanda di sospensione;
  • Puoi ottenere la sospensione di mutui fino a 250 mila euro e per un massimo di un anno e mezzo.

Se sei un lavoratore dipendente, devi consegnare alla banca una dichiarazione di sospensione del lavoro oppure una riduzione delle ore di lavoro per almeno un mese.

Se sei un lavoratore autonomo, devi, tramite autocertificazione, dichiarare di aver avuto un calo del fatturato in un trimestre successivo a febbraio. Calo maggiore del 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019.

Ricapitolando quindi, devi prendere il fatturato degli ultimi tre mesi del 2019 (ottobre, novembre, dicembre). Supponiamo sia pari a 10.000 euro.

Hai diritto alla sospensione del mutuo solo se il fatturato si riduce oltre il 33%, quindi oltre 3.300 euro. Se quindi il tuo fatturato di marzo/aprile/maggio 2020 è pari a 5.000 euro, allora hai diritto alla sospensione del mutuo. Se invece per esempio il fatturato è di 8.000 euro, non hai diritto.

Legge 104

L’art. 24 del decreto cura Italia riguarda i permessi retribuiti previsti dalla Legge 104. Come sicuramente sai già, i lavoratori che assistono familiari disabili hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito per assistere i familiari con problemi. Il decreto ne ha aggiunti dodici.

Nello specifico, come spiegato dall’Ufficio governativo per le politiche a favore dei disabili, hai diritto, nei mesi di marzo e aprile:

  • 3 giorni di permesso ordinario nel mese di marzo;
  • 3 giorni di permesso ordinario nel mese di aprile;
  • Ulteriori 12 giorni totali di permesso straordinario, aggiunti dal decreto.

In totale quindi sono 18 giorni di permesso retribuito. Puoi scegliere tu come usufruire di questi permessi, se per esempio farne 3 a marzo e i restanti 15 ad aprile. Oppure 7 a marzo e 8 a aprile, in quanto i permessi non scadono a fine mese.

Partite IVA

Riassumiamo le iniziative prese a favore delle partite IVA:

  • Rinvio e/o sospensione dei pagamenti fiscali e contributivi;
  • Bonus del 60% sull’affitto per botteghe e negozi riconosciuto come credito di imposta (leggi i paragrafi precedenti per maggiori dettagli);
  • Sospensione del mutuo se il tuo fatturato, dopo febbraio 2020, è sceso più del 33% rispetto al trimestre ottobre/novembre/dicembre 2019 (leggi i paragrafi precedenti per maggiori dettagli).

Bonus 600 euro

I liberi professionisti e i titolari di rapporti di lavoro Co.Co.Co., hanno diritto a un bonus di 600 euro per il solo mese di marzo (si vedrà poi se prorogarlo anche a aprile).

La domanda del bonus va presentata all’INPS, tramite i classici canali (call center, sito internet o patronati). Non è quindi un bonus automatico, ma occorre presentare specifica domanda all’INPS.

Agricoltura

Grazie al decreto cura Italia, in questo frangente di emergenza, anche i lavoratori agricoli, della pesca e del settore agroalimentare possono usufruire della cassa integrazione in deroga. Qui trovi tutte le informazioni sulla cassa integrazione in deroga.

Infine, grazie al decreto cura Italia:

  1. Le giornate di sospensione dal lavoro valgono come giornate utili per il calcolo della disoccupazione;
  2. La scadenza per chiedere la disoccupazione agricola slitta al 1 giugno.

Gazzetta ufficiale pdf testo integrale

Il governo ha lanciato il decreto cura Italia, allo scopo di fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il decreto è composto da 127 articoli così divisi:

  • TITOLO I. Dall’art. 1 all’art. 18. Interventi volti a rafforzare il SSN;
  • TITOLO II. Dall’art. 19 all’art. 48. Interventi per il lavoro, ammortizzatori sociali, rimodulazione dell’orario di lavoro.
  • TITOLO III. Dall’art. 49 all’art. 59. Interventi per ottenere liquidità tramite istituti finanziari.
  • TITOLO IV. Dall’art. 72 all’art. 126. Interventi fiscali per famiglie e partite IVA.

L’art. 127 infine, sancisce l’entrata in vigore del decreto e l’iter per la sua trasformazione in legge.

Scarica subito il decreto cura Italia per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in formato PDF.