Giunto il momento di presentare la dichiarazione dei redditi, bisogna raccogliere tutte le fatture e i documenti relativi alle spese sostenute l’anno precedente. In questo modo puoi chiedere la detrazione e ottenere un rimborso IRPEF sulla tua busta paga (o sulla pensione, se sei pensionato).
In questa guida completa sulla detraibilità di visto di conformità e asseverazione ti spiego come e quando sono detraibili, in quali casi sono obbligatori questi documenti e quando invece non sono necessari, infine altri informazioni utili sui bonus edilizi.
Bonus edilizi
Hai approfittato del bonus casa per fare dei lavori al tuo immobile: la legge ti permette di avere un bel rimborso, a cui puoi accedere tramite:
- Sconto in fattura, cessione del credito, se la ditta che esegue i lavori offre questa possibilità. Quindi, se per esempio hai diritto a un bonus del 50% del costo e il preventivo è pari a 8.000 euro, la ditta te ne fa pagare solo 4.000, perché i restanti te li sconta in fattura.
- Oppure direttamente in dichiarazione dei redditi. Se quindi per esempio hai speso 10.000 euro e, grazie al bonus hai diritto a 5.000 euro, puoi ottenere questi 5.000 euro tramite la dichiarazione dei redditi come rimborso IRPEF. Devi quindi pagare la fattura dell’impresa che ha eseguito i lavori, senza alcuna sconto fiscale, poi però puoi portare i detrazione il costo. Generalmente ottieni il rimborso in rate da dieci anni, nell’esempio appena esposto sarebbero 500 euro l’anno di rimborso, 5.000 euro in totale).
La Legge di Bilancio 2022, ti obbliga a richiedere visto di conformità e attestazione di congruità se decidi di optare per:
- Lo sconto in fattura e la cessione del credito;
- La detrazione dell’importo spettante dal bonus direttamente in dichiarazione dei redditi (in passato, chi optava per la detrazione dell’importo in dichiarazione, non aveva l’obbligo del visto di conformità, ma il Decreto Rilancio, nell’ambito delle regole antifrode, ha confermato l’obbligo anche in questo caso).
Non hai obbligo di ottenere il visto di conformità in caso di opere:
- In edilizia libera (ossia quell’insieme di lavori che si possono chiedere senza dover chiedere autorizzazioni agli enti locali);
- Oppure opere il cui costo totale arriva fino a un massimo di 10 mila euro (ad eccezione dei lavori ammessi al bonus facciate, per i quali l’obbligo persiste comunque).
Per ottenere questi documenti devi rivolgerti a professionisti specifici, per esempio a un commercialista per il visto di conformità e a un ingegnere per l’attestazione di congruità. Pagando la loro parcella.
Il visto di conformità serve a confermare la presenza dei requisiti che danno diritto alla detrazione. Lo rilasciano dottori commercialisti, ragionieri, esperti contabili, consulenti del lavoro regolarmente iscritti alla CCIAA. Il professionista infatti, controlla le asseverazioni rilasciate dal tecnico e dunque in presenza di tutti i requisiti pone il visto.
Detraibilità confermata
Ci sono buone notizie: tali spese sono detraibili dal 730: lo conferma la legge di bilancio 2022, in ragione delle modifiche apportate all’art. 121 del D.L. n. 34/2020. La detraibilità spetta sia in caso di super bonus che bonus casa ordinari.
Dunque, le spese che hai pagato al professionista che ti ha rilasciato il visto di conformità, le attestazioni e le asseverazioni, puoi detrarle dalla dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico). Nello specifico, puoi detrarre dalla dichiarazione dei redditi, le spese per visto e attestazioni ottenute nell’ambito di:
- Ecobonus ordinario (da 50 a 65% a seconda dei casi);
- Bonus ristrutturazione 50%;
- Sismabonus;
- Bonus per l’installazione di apparecchi di ricarica di auto elettriche;
- Bonus facciate;
- Bonus fotovoltaico.
Nell’ambito di questi bonus quindi, i costi che hai sostenuto per pagare i professionisti, sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi, sia in caso di bonus ordinario che di super bonus. Per esempio quindi puoi detrarre il costo del commercialista che ha rilasciato il visto di conformità e quello del geometra che ha attestato la congruità delle spese.
Superbonus: esenzione dal visto di conformità
In visto di conformità non è obbligatorio se (circolare n. 16/E/2021 Agenzia delle Entrate):
- Decidi di inviare autonomamente la dichiarazione dei redditi precompilata. L’Agenzia delle Entrate infatti, permette ai contribuenti di inviare una dichiarazione già compilata dalla stessa Agenzia, usufruendo di alcune agevolazioni (proprio per il fatto di accettare la dichiarazione stilata dall’Ufficio);
- Oppure invii la dichiarazione dei redditi tramite il sostituto d’imposta (datore di lavoro);
- Oppure c’è già un visto di conformità sulla dichiarazione (perché ad esempio, dalla dichiarazione scaturisce un credito di imposta a tuo favore maggiore di 5.000 euro).
Dunque, al contrario, sei obbligato al visto di conformità se:
- Presenti la dichiarazione dei redditi tramite un CAF;
- Presenti la dichiarazione dei redditi tramite un commercialista.
Altri documenti necessari per ottenere il super bonus
Per usufruire del super bonus, sia tramite dichiarazione dei redditi, che con cessione o sconto, occorrono:
- Per i lavori di efficientamento energetico, è necessaria l’asseverazione di un tecnico abilitato, con cui dichiara che l’opera è conforme ai determinati requisiti tecnici e che le spese sono congrue.
- Per i lavori di efficientamento antisismico, è necessaria l’asseverazione di professionisti abilitati a progettazione e collaudo e iscritti ai relativi albi, nella quale si dichiara che l’opera è conforme ai determinati requisiti tecnici e che le spese sono congrue.
Tutte queste spese sono detraibili: quindi sia quelle del visto di cui abbiamo parlato nei passi precedenti, sia quelle relative alle asseverazioni.
Attenzione
In caso di attestazioni e asseverazioni non rispondenti alla realtà, si applica una multa che va da 2.000 euro a 15.000 euro per ogni documento infedele.