L’IVA (Imposta sul valore aggiunto) è un tributo dovuto sugli acquisti. Se sei un imprenditore, hai una ditta individuale, una società, oppure sei un libero professionista o un agente di commercio con partita IVA, hai la possibilità di detrarre l’IVA sugli acquisti effettuati in virtù della tua attività.
In questa guida completa sulla detrazione IVA ti spiego cos’è e come funziona, come calcolarla, come scorporare l’IVA dal prezzo, come si calcola la detrazione IVA sulla prima casa, sull’acquisto di un’auto o del carburante, sul cellulare e sulle spese telefoniche, come liquidare la detrazione e i termini previsti ed infine cosa fare in caso di pagamento di IVA indebita.
Cos’è e come funziona
Se sei un libero professionista o un imprenditore ed effettui degli acquisti inerenti alla tua attività, puoi detrarre l’IVA pagata sulle fatture. Supponiamo per esempio che, nell’ambito della tua attività, acquisti un’auto, una moto o un cellulare. La fattura di acquisto riporta l’IVA applicata: paghi la fattura normalmente ma poi, potrai chiedere il rimborso dell’IVA pagata all’Agenzia delle Entrate.
Non tutte le spese sono detraibili al 100%. Le aliquote di detrazione sono diverse, per esempio l’IVA pagata sulle spese di telefonia è detraibile a seconda che usi il telefono solo ed esclusivamente per la tua attività, oppure ne faccia anche un uso personale (uso promiscuo). Per non incorrere in errori, è quindi bene conoscere con precisione le varie aliquote di detrazione.
Calcolo
Ecco di seguito alcune formule che ti saranno utili:
Scorporare l’IVA dal prezzo lordo: metodo matematico
Se hai il prezzo finale, ma vuoi ricavare il prezzo netto e l’IVA devi seguire questa formula (proporzione):
122: 22 = Prezzo finale : x
-> 22 * Prezzo finale / 122
-> Aliquota IVA * Prezzo finale / (100+aliquota IVA)
Esempio
Prezzo di un computer = 700 euro con IVA al 22%. L’IVA scorporata è pari a 126,23 euro.
Se l’aliquota fosse stata del 10%, allora la formula sarebbe stata questa:
-> 10 * Prezzo finale / 110 = 10 * 700 / 110 = 63,64 euro.
Come calcolare l’imponibile avendo l’IVA
Se invece vuoi estrarre l’imponibile sapendo l’IVA, allora devi seguire questa formula:
IVA / Aliquota * 100
Esempio
IVA 23 euro con aliquota al 22%
Calcolo dell’imponibile -> 23 / 22 * 100 = 104,54 è il prezzo al netto dell’IVA
Come calcolare l’IVA da pagare
Se invece vuoi calcolare l’IVA conoscendo l’imponibile, è ancora più semplice:
Imponibile / 100 * Aliquota IVA
Esempio
Prezzo netto (imponibile) = 150 euro
Aliquota IVA da applicare = 22%
Calcolo IVA da aggiungere -> 150 / 100 + 22 = 33 euro
Con la calcolatrice
Per calcolare velocemente l’IVA con la calcolatrice, fai così:
Calcolo dell’imponibile avendo il prezzo finale -> Prezzo finale / 1,22 (se l’IVA è al 22%) / 1,25 (se l’IVA è al 25%) e così via.
Esempio
Prezzo finale 500 euro con IVA inclusa al 22%
-> Imponibile = 500 / 1,22 = 409,83
Se vuoi ricavare l’IVA basta fare 500 – 409,83 = 90,17 euro
Prima casa
La Legge di bilancio 2016 aveva previsto importanti agevolazioni fiscali per chi comprava una prima casa: nello specifico una detrazione del 50% dell’IVA pagata sull’acquisto di immobili in classe A o B.
Proroga. L’agevolazione è stata prorogata anche per il 2018, a condizione che il rogito sia stato stipulato entro il 31 dicembre 2017. Nello specifico quindi, se hai acquistato una prima casa (in classe A o B), puoi ottenere il rimborso dell’IVA, in detrazione dell’IRPEF.
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali.
Esempio
Hai comprato una prima casa al prezzo di 200.000 euro + IVA al 4%, quindi pari a 8.000 euro. Hai diritto a un rimborso IVA del 50%, ossia a 4.000 euro. Questi 4.000 euro potrai portarli in detrazione IRPEF per 10 anni, dunque 400 euro l’anno.
Requisiti
Per usufruire della detrazione IRPEF è necessario che:
- L’immobile sia destinato ad abitazione;
- La classe energetica non sia inferiore ad A o B;
- Sia acquistata da impresa edile o di ristrutturazioni. Hai diritto alla detrazione anche se la casa è stata costruita da più di cinque anni, purché l’azienda edile abbia optato per quella imposizione.
Vendite tra privati
La detrazione IVA non è prevista per l’acquisto di una casa da privati o da agenzie immobiliari. Le compravendite tra privati infatti, non prevedono IVA e quindi non avresti nulla da detrarre.
Cumulabilità detrazione IRPEF 50% e detrazione IRPEF 50%
L’Agenzia delle Entrate, nella Circolare 20/2016, ha specificato che non c’è alcuna norma che vieta la cumulabilità delle due detrazioni. Quindi se acquisti un’immobile all’interno di un complesso interamente ristrutturato, puoi beneficiare di entrambe le detrazioni.
Calcolo della detrazione IRPEF relativa al secondo bonus: per calcolare a quanto ammonta la seconda detrazione (a cui hai diritto in caso di acquisto immobile all’interno di un complesso interamente ristrutturato), devi prima togliere l’IVA dal prezzo finale. Devi poi calcolare il 25% del prezzo netto e da qui calcolare il 50% di IVA da detrarre.
Esempio
Costo di acquisto casa pari a 100.000 euro + 4.000 euro di IVA. Il 25% di 100.000 è pari a 25.000 euro. Su questi 25.000 euro si applica un’IVA pari al 4%, ossia pari a 1.000 euro. Hai quindi diritto a una detrazione del 50% -> 500 euro. Anche in questo caso la detrazione viene ripartita in un periodo di 10 anni.
Auto e carburante
Per quanto riguarda la detrazione IVA per le auto, ci sono due situazioni specifiche:
- Acquisto di auto e autocarri con massa inferiore a 3.500 kg e con massimo 9 posti a sedere (guidatore incluso) -> Hai diritto a una detrazione IVA del 40%. Non puoi detrarre il 100%, perché in caso di acquisto di auto di questo tipo, si presume che di questi veicoli tu ne faccia un uso promiscuo (sia personale che per lavoro).
- Acquisto di auto e autocarri con massa da 3.500 kg in sù oppure con numero di posti a sedere di almeno 9 incluso il guidatore (per esempio pulmini, pullman, camion, taxi) -> Hai diritto a una detrazione IVA del 100%, perché si presume che questi mezzi non vengano impiegati per uso personale, ma solo aziendale.
Se hai acquistato un’auto che rientra nella detrazione del 40%, ma la usi esclusivamente per la tua attività, puoi detrarre il 100% dell’IVA pagata purché ne provi l’utilizzo esclusivo (per esempio, tenendo con cura il giornale di bordo con nominativi conducente, Km percorsi e causali). Questa è sicuramente un’ottima opportunità per agenti, rappresentanti e altri liberi professionisti che usano la macchina solo ed esclusivamente per lavoro.
Anche alle spese di impiego, che sarebbero i costi di manutenzione, benzina, carburante, pedaggi autostradali, puoi detrarre l’IVA. Ti spetta una detrazione IVA pari a quella che hai ottenuto per l’acquisto: quindi del 40% o del 100% a seconda dell’uso esclusivo o promiscuo del veicolo.
Fatture
Termine massimo consentito
In base al D.L. 50/2017), l’IVA su fatture e bollette doganali per acquisti avvenuti nel mese di dicembre, vanno liquidate entro i seguenti termini (Circolare Agenzia delle Entrate n.1/2018):
- Acquisto nel mese di dicembre e fattura ricevuta a dicembre: devi registrare la fattura a dicembre e inserire l’IVA a credito nella liquidazione IVA di dicembre (quindi da eseguire a gennaio).
- Acquisto nel mese di dicembre e fattura ricevuta a gennaio: devi registrare la fattura a gennaio; l’IVA a credito sorge a gennaio e puoi chiedere la detrazione entro aprile. Se annoti la fattura in una data successiva, puoi far valere il credito nella liquidazione relativa a quel periodo.
Cellulari
Utenze telefoniche
La percentuale di detraibilità dell’IVA, come sancito dall’articolo 19 co. 4 del DPR 633/172, varia a seconda dell’uso che fai del telefono (fisso o cellulare):
- In caso di uso promiscuo (sia per il lavoro che per uso personale), puoi detrarre il 50% dell’IVA -> questa percentuale è valida sia sull’acquisto del telefono che sulle spese ad esso collegate, quale ad esempio ricariche telefoniche, bollette, ecc.
- In caso di uso esclusivo (ossia telefono o cellulare usato solo per l’attività), puoi detrarre il 100% dell’IVA -> questa percentuale è valida sia sull’acquisto del telefono che sulle spese telefoniche ad esso collegate, quale ad esempio ricariche, bollette, ecc.
Solitamente si decide di optare per la detrazione del 50%, perché chi opta per il 100% è esposto a un maggiore controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate e potrebbe essere chiamato a dimostrare che effettivamente quel telefono sia usato solo per l’attività e non per uso personale.
È chiaro che è più facile dimostrare che un telefono fisso è usato per scopi esclusivamente aziendali, mentre è più difficile per i cellulari.
Attenzione
Tali percentuali valgono anche per gli agenti e i rappresentanti di commercio.
Indebita
Se hai pagato una fattura e su essa è stata applicata un’IVA non dovuta (per esempio non era dovuta in applicazione del reverse charge o per altri motivi), oppure un’IVA con aliquota maggiore rispetto a quella dovuta, hai diritto alla detrazione (art. 6 co. 6, D.Lgs. 471/1997 e artt. 19 e ss D.P.R. 633/72).
Sanzioni
Nonostante tu abbia diritto alla detrazione, il fisco ti applicherà una sanzione, anche se in misura ridotta (da 250 euro a 10.000 euro).