Le spese funebri sostenute per un familiare possono essere detratte dal 730 (o dal Modello Unico) fino a 1.549,37 euro, nella percentuale del 19%. Se quindi per esempio, si ha una spesa di 1.200 euro, il contribuente otterrà un rimborso IRPEF pari a 228 euro (ossia il 19% di 1.200 euro).
L’articolo 433 del codice civile, individua i familiari per i quali sono detraibili le spese, che nello specifico sono: il coniuge, i figli (e in loro assenza i discendenti prossimi), i genitori (e in loro assenza gli ascendenti prossimi), i nonni e le nonne, i fratelli e le sorelle, i generi e le nuore, i suoceri e le suocere.
Queste spese sono detraibili anche se il defunto non era convivente con la persona che ha pagato il funerale.
Non sono invece detraibili le spese funebri sostenute per lo zio o la zia, in quanto questi familiari non rientrano tra quelli elencati dall’articolo 433 (come anche precisato nella circolare 122/E – 1999 del Ministero delle Finanze, paragrafo 1.2.4). Il nipote non potrà quindi portare in detrazione tali spese.
Percentuali e costi
Come detto prima, le spese funebri sono detraibili nella percentuale del 19%. Il rimborso si avrà direttamente in busta paga (per i dipendenti) o nella pensione (per i pensionati).
Sono detraibili tutti i costi legati al funerale, quindi:
- i diritti cimiteriali pagati al comune;
- la fattura dell’agenzia di onoranze funebri;
- la spesa del fiorista (se effettuata a parte).
Le spese devono rispondere a un “criterio di attualità” rispetto al decesso, quindi non sono detraibili le spese sostenute prima, ossia in previsione della morte.
Infine, l’Agenzia delle Entrate considera che, non di rado, le spese funebri sono ripartite tra più persone, per cui è possibile che più soggetti detraggano dalle tasse l’importo che hanno pagato, purchè nella fattura (anche se intestata a un solo soggetto), sia riportata la ripartizione e sia sottoscritta dall’intestatario della fattura stessa.
Ad esempio: supponiamo che il nipote, Mario Rossi, abbia pagato 1.500 euro per il funerale della nonna. La fattura é stata intestata a Mario Rossi, ma in realtà l’importo è stato diviso in tre, tra lui e i suoi due fratelli. Nella fattura dovranno quindi essere indicati i nomi degli altri due fratelli e la quota di partecipazione alle spese. Così, ognuno di loro potrà portare in detrazione la propria spesa sul 730 o Unico.