L’IRPEF è l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche: in pratica è un’imposta che viene calcolata sul reddito di una persona (reddito da lavoro dipendente, reddito da lavoro autonomo, reddito da affitti, etc.).

Spesso si sente parlare di detrazioni IRPEF, per esempio detrazioni per lavoro dipendente, per figli a carico, per spese mediche, per spese scolastiche e per ristrutturazioni. Di cosa si tratta, cosa sono e come si calcolano?

Tasse

Prendiamo un esempio concreto, in modo da chiarire meglio l’idea. Prendiamo una persona con reddito lordo annuo pari a 28.000 euro, derivante da lavoro dipendente. In questo caso si applica un’aliquota IRPEF pari al 27% e quindi, l’IRPEF dovuta per quell’anno è pari a 6.960 euro.

Supponiamo che questa persona abbia avuto delle spese mediche durante l’anno, per un importo pari a 1.000 euro. Le spese mediche, per il fisco italiano, danno diritto a una detrazione IRPEF pari al 19%.

Ciò significa che: il 19% di 1.000 euro è pari a 190 euro.

190 euro è la detrazione IRPEF spettante.

Il soggetto quindi, ha pagato 6.960 euro di IRPEF, ma gli spettano 190 euro di detrazione. Significa che ha pagato 190 euro di IRPEF non dovuti.

Per ottenere il rimborso non deve far altro che presentare la dichiarazione dei redditi: il rimborso arriverà direttamente in busta paga entro qualche mese.

Abbiamo fatto l’esempio delle spese mediche, ma in realtà ci sono tante spese che danno diritto a una detrazione. In questo post puoi scoprire cosa si può scaricare dal 730. La somma di tutte queste detrazioni, è pari al rimborso IRPEF che ti spetta.

L’esempio, inoltre, riguardava un lavoratore dipendente, ma se sei un lavoratore autonomo o un libero professionista, il concetto è sempre lo stesso, solo che, ovviamente, non sarà il datore di lavoro a rimborsarti l’IRPEF, ma potrai richiedere il rimborso sul conto corrente oppure usare il credito a compensazione di altre imposte.

Anche il lavoratore dipendente può usare il credito a compensazione, oltre a ottenere il rimborso in busta paga.