I titoli di Stato non sono altro che obbligazioni emesse dal Ministero dell’Economia: rappresentano un prestito che i cittadini fanno allo stato per finanziare il debito pubblico. Lo stato quindi, restituisce questo prestito con gli interessi. Bot, Btp, Cct e Ctz sono titoli cosiddetti “sicuri”: il debitore è lo stato e il rimborso garantito. Sono quindi prodotti finanziari adatti a chi ha una bassa propensione al rischio.
Ma quale scegliere tra Bot, Btp, Cct e Ctz? Quale conviene? In realtà non c’è uno che conviene più di altri: ognuno ha delle caratteristiche diverse. In questa guida cerchiamo di capire quali sono le principali differenze e, successivamente, come e dove acquistare titoli di Stato.
BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): ): sono titoli obbligazionari a breve durata (3, 6 oppure massimo 12 mesi). Non hanno cedola e il rendimento derivante da questo investimento é rappresentato dalla differenza tra valore di rimborso (detto valore nominale) e il prezzo di emissione (in questo caso si dice che il prezzo di emissione é “sotto la pari”, oppure venduti “a sconto”).
BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): sono titoli obbligazionari a lunga durata (3, 5, 10, 15 e addirittura a 30 anni). Pagano cedole semestrali a tasso fisso. Dal 2003 esistono anche i Btp-i, ossia BTP Indicizzati all’inflazione europea.
CCT (Certificati di Credito del Tesoro): I Cct in realtà sono destinati all’estinzione, sostituiti dai CCTeu. I CCTeu hanno una scadenza medio lunga, pari a 7 anni, le cedole sono semestrali e il tasso di interesse é indicizzato al tasso Euribor a 6 mesi.
CTZ (Certificati del Tesoro zero coupon): sono titoli di Stato con durata di 2 anni. Come i Bot, sono senza cedola e il rendimento é interamente determinato dalla differenza tra valore di rimborso e prezzo di emissione.
I titoli di Stato possono essere acquistati presso le banche. Anche se teoricamente non é necessario, di regola occorre un conto corrente presso la banca, per la gestione dei titoli.