Hai deciso di investire in titoli di Stato? In BOT, BTP o altri titoli? I titoli di Stato, sono prodotti abbastanza semplici ma, soprattutto, sicuri. Il guadagno è basso (ad oggi si aggira attorno all’1 o 1,5%), ma è comunque uno dei prodotti su cui investire quando non si vuole minimamente rischiare di perdere denaro, come per esempio avviene in Borsa.
Supponiamo che tu abbia deciso di acquistare un BTP a 5 anni con cedola semestrale. Hai notato che il portafoglio ti viene proposto con una cedola all’1,5% ed un rendimento a scadenza del 1,02%. Come mai? Qual é la differenza tra cedola e rendimento netto nei titoli di Stato?
La cedola è un ammontare fisso, nel nostro caso l’1,5%. E’ il rendimento lordo.
Il rendimento netto a scadenza é invece quello che effettivamente guadagnerai. In questo caso è minore della percentuale della cedola, perchè tiene in considerazione due elementi:
- le tasse, i titoli di Stato subiscono una tassazione pari al 12,5%. Una volta calcolato l’1,5% quindi, occorrerà sottrare il 12,5% di tasse da questo rendimento.
- la eventuale differenza tra prezzo di acquisto, valore nominale e valore di rimborso. Supponiamo che:
- il valore nominale (ossia quello su cui vengono calcolate le cedole) sia di 100;
- il prezzo di acquisto sia stato 99;
- il valore di rimborso sarà di 100.
In questo caso quindi hai acquistato il titolo a un prezzo inferiore rispetto a quello nominale e di rimborso. Questo guadagno non farà altro che aumentare il tuo rendimento annuo. Se invece il prezzo di acquisto è maggiore rispetto a quello di rimborso, il rendimento netto diminuirà.
Ovviamente questi sono calcoli che puoi fare nell’ipotesi che l’obbligazione venga mantenuta in portafoglio fino alla scadenza. Se infatti decidi di venderla prima, potresti guadagnarci (o perderci) di più, in base al valore di mercato dell’obbligazione in quel momento.