Spesso si fa confusione tra le sanzioni che vengono applicate per i vari illeciti e reati. Per esempio, che differenza c’è tra multa, ammenda, sanzione amministrativa e contravvenzione? Chiariamo subito che, prima di tutto, gli ultimi tre termini, ossia multa, ammenda e sanzioni amministrativa, sono la stessa cosa.
La differenza sostanziale é quindi tra multa e ammenda. Entrambe, come appena detto, sono sanzioni pecuniarie che si applicano per illeciti e reati. La prima, ossia la multa, è prevista per i reati più gravi; la seconda, ossia l’ammenda, per i reati meno gravi. Vediamo meglio nello specifico le differenze.
La multa è la sanzione amministrativa prevista per i reati più gravi (delitti) e va dai 50 ai 50.000 euro. Per determinati delitti, la legge può prevede anche la reclusione in carcere. Se il reato prevede la reclusione fino a 6 mesi, il giudice può decidere di sostituire la reclusione con una multa, ad eccezione dei casi espressamente previsti dalla legge.
L’ammenda (articolo 26 del codice penale) è invece la sanzione amministrativa prevista per i reati minori e va da 20 a 10.000 euro. Per molti reati è prevista la sola pena dell’ammenda, per altri più gravi anche l’arresto. Se il reato prevede l’arresto fino a 3 mesi, il giudice può decidere di sostituirlo con l’ammenda, ad eccezione di alcuni casi.
Quelle che di solito vengono chiamate “multe” o “verbali” effettuate dai vigili urbani, quindi, non sono multe, ma sono ammende (o contravvenzioni).