La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), conosciuta semplicemente come “disoccupazione”, è un’indennità pagata dall’INPS ai lavoratori che perdono l’impiego. Spetta a tutti i lavoratori, anche quelli stagionali.

In questa guida completa sulla disoccupazione lavoro stagionale, ti elenco i requisiti necessari per averne diritto, come calcolare l’importo spettante, cosa succedere se sei un lavoratore part time e infine come funziona se hai lavorato all’estero e decidi di rientrare in Italia.

Requisiti

Gli stagionali sono infatti dei lavoratori particolari, nel senso che hanno un rapporto di lavoro per uno specifico periodo di tempo, spesso legato alle stagioni oppure a particolari eventi. Si pensi ad esempio a chi lavora in zone di mare, dai mesi di marzo fino a settembre.

Se sei un lavoratore stagionale, hai diritto alla NASpI se possiedi i seguenti requisiti:

  • Almeno 3 settimane di contribuzione INPS negli ultimi 4 anni;
  • Almeno 30 giorni di lavoro nell’ultimo anno.

Se perdi il lavoro e possiedi questi requisiti, puoi accedere alla NASpI. Ne hai diritto sia in caso di licenziamento, sia in caso di mancato rinnovo del contratto. Non ne hai diritto in caso di disoccupazione volontaria, ossia se sei tu a licenziarti.

Con un’eccezione: se ti dimetti per giusta causa, hai diritto alla disoccupazione. Le dimissioni per giusta causa sono quelle dimissioni a cui sei costretto, a causa di comportamenti molto scorretti del datore di lavoro: ad esempio se non ti paga lo stipendio da mesi. Qui trovi tutte le informazioni per le dimissioni per giusta causa.

Calcolo

L’indennità che ti spetta si calcola in base:

  • Alla media degli stipendi ricevuti negli ultimi 4 anni;
  • Al numero delle settimane contributive che hai accumulato negli ultimi 4 anni.

Il coefficiente da applicare è pari a 4,3.

Nello specifico:

(Media delle retribuzioni / n. di settimane contributive) * 4,33

Quindi devi prima calcolare la media delle retribuzioni ricevute negli ultimi quattro anni, poi verificare quante settimane di contributi hai accumulato (sempre negli ultimi 4 anni) e fare media retribuzioni / n. settimane. Il risultato lo moltiplichi per 4,33 e ottieni l’importo che hai diritto in qualità di NASpI.

Facciamo un esempio concreto.

Supponiamo che negli ultimi 4 anni la tua retribuzione media sia stata di 15.000 euro l’anno e che, sempre negli ultimi 4 anni, tu abbia accumulato 95 settimane di contributi. Quindi:

  • 15.000 euro => media degli stipendi che hai percepito negli ultimi 4 anni;
  • 95 => settimane di contributi che hai accumulato negli ultimi 4 anni.

15.000 / 95 = 157,89

Ora il risultato lo moltiplichi per 4,33 => 157,89 * 4,33 = 679,81 euro che è la retribuzione media mensile (non l’importo dell’assegno NASpI a cui hai diritto).

A questo punto, per calcolare finalmente l’importo mensile di NASpI che ti spetta devi applicare questa regola:

  • Se la retribuzione media mensile è minore di 1.227,55 euro (e nel nostro esempi lo è), l’importo spettante è pari al 75%, ossia nel nostro esempio è pari al 75% di 679,81 => 509,56 è l’importo NASpI che ti spetta;
  • Se la retribuzione media mensile è maggiore di 1.227,55 euro, l’importo spettante è pari al 75% di 1.227,55 + il 25% della differenza tra la tua retribuzione media mensile e 1.227.55.

Attenzione

L’importo di 1.227,55 euro è stabilito dall’INPS, che può cambiarlo di anno in anno, dunque consulta sempre il sito INPS per conoscere l’importo esatto.

Facciamo un esempio concreto per calcolare la NASpI spettante in caso di retribuzione media maggiore di 1.227,55 euro. Supponiamo che la tua retribuzione media mensile sia di 2.000 euro. Hai diritto a una NASpI pari a:

75% di 1.227,55 => 920,66 euro

2.000 – 1.227,55 = 772,45       => 25% di 772,45 = 193,11

La NASpI che ti spetta è pari a 920,66 + 193,11 = 1.113,77 euro mensili.

Al di là di tutto, la NASpI non può mai superare l’importo di 1.335,40 euro mensili (questo importo può variare di anno in anno, lo stabilisce l’INPS).

L’assegno diminuisce del 3% ogni mese a partire dal sesto mese che la incassi (dall’ottavo mese se al momento della presentazione della domanda avevi già compiuto 55 anni).

Domanda

Come presentare richiesta per la disoccupazione. Puoi fare la domanda per la NASpI lavoro stagionale, attraverso:

  • Il sito INPS;
  • Il call center INPS (803 164 da fisso e 06 164 164 da cellulare);
  • Un patronato.

Part time

Nel part-time (sia orizzontale che verticale) si considerano tutte le 52 settimane di contribuzione, purché la retribuzione settimanale sia pari o superiore al minimo retributivo INPS. Quindi:

  • Se hai lavorato part time per un anno e la tua retribuzione settimanale è maggiore o uguale ai minimali INPS (ossia a 206,23 euro – importo che potrebbe variare ogni anno), allora l’INPS ti riconosce 52 settimane di contributi, esattamente come chi lavora full time;
  • Se hai lavorato part time per un anno e la tua retribuzione settimanale è inferiore ai minimali INPS (ossia a 206.23 euro), una settimana di lavoro non corrisponde a una settimana di contributi, ma bisogna fare alcuni calcoli.

L’importo di riferimento 206,23 euro è il 40% del trattamento minimo di pensione. L’INPS può modificare l’importo ogni anno.

Se quindi sei sotto questa soglia, l’INPS non ti riconosce per intero la settimana contributiva. Cosa significa? Significa che per accumulare una settimana contributiva servono più giorni: quanto più bassa è la tua retribuzione, tanti più giorni servono. Ad esempio, per accumulare una settimana contributiva, potrebbero volerci nel tuo caso 9 giorni di lavoro part-time.

Le ripercussioni quindi sono sulla durata della NASpI: come detto nei passi precedenti, hai diritto alla NASpI per la metà delle settimane contributive accumulate negli ultimi 4 anni.

Se hai lavorato part time e la tua retribuzione è maggiore o uguale al minimale INPS, allora la tua NASpI durerà 2 anni (metà di 4 anni). Se hai lavorato per 4 anni col part time, ma la tua retribuzione è inferiore ai minimali INPS, allora le tue settimane di lavoro potrebbero non corrispondere alle settimane contributive accumulate.

In quattro anni quindi, potresti aver accumulato non 208 settimane, bensì per esempio solo 100. In tal caso la tua NASpI durerà solo 50 settimane, ossia circa un anno e non due anni.

Questa regola (quella del minimale INPS) non vale per lavoratori domestici, operai agricoli e apprendisti.

Estero

Se hai lavorato all’estero e hai perso il lavoro (per licenziamento o mancato rinnovo contratto), hai diritto alla NASpI in Italia per una durata massima di 180 giorni.

Ne hai diritto se possiedi tutti i seguenti requisiti:

  1. Hai lavorato all’estero in Stati convenzionati o non convenzionati con l’Italia e il rapporto si è chiuso. Possiedi prova del licenziamento o del mancato rinnovo, rilasciata dall’azienda oppure dal consolato italiano all’estero;
  2. Sei tornato in Italia entro 180 giorni dalla chiusura del rapporto di lavoro;
  3. Entro 30 giorni dal rientro, hai reso la DID (dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).

Ora bisogna distinguere due casi:

  1. Se è la prima volta che fai domanda di disoccupazione, non importa quanto è durato il tuo rapporto di lavoro all’estero;
  2. Se è una seconda domanda (o terza, ecc.) devi aver lavorato per almeno 12 mesi (anche non consecutivi), di cui almeno 7 all’estero. In questo caso, nella dichiarazione dell’azienda (o del consolato) deve risultare anche la durata del rapporto di lavoro.