L’ISEE è un indicatore che esprime la situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare. Siccome il reddito, come vedremo più avanti, non è un indice preciso della ricchezza, lo stato ha concepito l’ISEE allo scopo di inquadrare meglio la prosperità economica di singoli e famiglie.
In questa guida completa sui documenti per ISEE ti spiego quali sono i documenti necessari per ottenere l’attestazione ISEE, come si calcola, qual è la scadenza, cos’è la DSU e le differenze con l’ISEE, infine come usare il simulatore online ISEE messo a disposizione dell’INPS, come funziona l’ISEE precompilato e quali vantaggi apporta.
Indice
Cos’è e a cosa serve
Cosa significa. ISEE sta per Indicatore Situazione Economica Equivalente ed è un indice rappresentativo della situazione economica e patrimoniale di una famiglia. Il reddito classico infatti, non sempre è perfettamente indicativo della situazione economica di una famiglia. Facciamo un esempio: supponiamo che nella famiglia Rossi lavori solo il marito e abbia un reddito annuo di 40.000 euro l’anno. Idem la famiglia Verdi: lavora solo il marito e ha un reddito di 40.000 euro annui.
Se prendessimo in considerazione solo il reddito, allora la situazione economica di entrambe le famiglie sarebbe la stessa. In realtà la famiglia Rossi possiede anche tre appartamenti e ha un conto in banca di 200 mila euro, invece la famiglia Verdi non ha nulla di tutto ciò.
L’ISEE serve a prendere in considerazione tutti gli elementi relativi alla situazione economica, quindi nel caso del nostro esempio, l’ISEE della famiglia Rossi sarebbe più alto di quella di Verdi, cosa che non avviene se si considera solo il reddito.
L’ISEE è un modulo dove devi indicare tutte le tue entrate reddituali, della tua famiglia e i possedimenti, mobili e immobili.
A cosa serve. Gli enti richiedono l’ISEE quando domandi un’agevolazione o una prestazione economica, per esempio se chiedi il reddito di cittadinanza, oppure quando chiedi uno sconto sulle tasse. Tipico esempio è quello degli studenti universitari, che quando si iscrivono alla facoltà devono dichiarare l’ISEE, in modo che, in base all’ISEE dichiarato, l’università calcoli le tasse e gli eventuali sconti/agevolazioni.
Ecco alcune prestazioni che richiedono l’ISEE:
- Reddito di cittadinanza (carta RdC);
- Assegno di maternità;
- ANF (assegni per il nucleo familiare);
- Bonus bebè, bonus asilo nido, ecc.;
- Sconti sulle tasse universitarie;
- Sconti sull’acquisto di libri di testo per la scuola;
- Esenzione ticket sanitario;
- Sconti su bollette.
Cosa fa reddito
Cosa si dichiara. L’ISEE è un modulo, che devi compilare indicando tutte le entrate reddituali della tua famiglia, nonché i vostri possedimenti mobiliari (per esempio conti correnti) e immobiliari (terreni e fabbricati).
Dove si richiede. Puoi recarti presso qualunque patronato/CAF della tua città. Un addetto ti dice quali documenti servono, tu glieli consegni, egli calcola l’ISEE e te ne rilascia un attestato, che tu puoi usare per i fini richiesti. Patronati/CAF sono tenuti ad assisterti gratuitamente. Ecco di seguito l’elenco dei documenti necessari per attestare:
- Redditi;
- Patrimonio mobiliare;
- Patrimonio immobiliare.
Attenzione
Le borse di studio fanno reddito.
Documenti – Redditi
- Tuo documento di identità e codice fiscale + fotocopie;
- Permesso di soggiorno + fotocopia se sei un cittadino straniero extracomunitario. Molte agevolazioni infatti sono dedicate non solo agli italiani, ma anche agli stranieri extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno UE;
- Codice fiscale di ogni componente del nucleo familiare, anche dei figli non residenti ma che comunque sono a tuo carico. Occorre anche il codice fiscale del tuo coniuge, anche se non avete la stessa residenza;
- Contratto di locazione (chiaramente solo se vivi in affitto) + fotocopia della registrazione presso l’Agenzia delle Entrate (dovrebbe avertela già data il proprietario di casa, se così non fosse chiedigliela);
- Fotocopia dell’ultimo verbale di invalidità rilasciato dall’ASL, chiaramente solo se nel nucleo familiare ci sono invalidi civili;
- Ultimo CUD o ultima dichiarazione dei redditi (730 o Unico);
- Altre certificazioni/documentazione attestante altri redditi o compensi di qualsiasi natura anche prodotti all’estero;
- IRAP (solo se sei imprenditore agricolo);
- Eventuali indennità provinciali che percepisci (solo se risiedi in Trentino).
Documenti – Patrimonio mobiliare
Per patrimonio mobiliare si intendono tutti i possedimenti diversi da case e terreni, quindi per esempio i conti correnti oppure le polizze assicurative detenute. Ecco nello specifico i documenti necessari per attestare la tua situazione mobiliare ai fini del calcolo ISEE:
- Documentazione attestati depositi e investimenti che possiedi non solo in Italia ma anche all’estero. Per esempio conti correnti, titoli di stato, buoni fruttiferi, polizze assicurative e qualsiasi altra tipologia di gestione del patrimonio;
- Giacenza media annua di conti correnti e conti deposito (puoi chiederla alla banca);
- Patrimonio netto calcolato sull’ultimo bilancio, solo se possiedi una partita IVA come autonomo oppure fai parte di una società;
- Targa o dati di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. macchina e moto con cilindrata da 500 cc in sù;
- Targa o dati di registrazione di eventuali barche possedute.
Documenti – Patrimonio immobiliare
Per patrimonio immobiliare si intendono tutti i possedimenti di terreni, che siano agricoli o edificabili, case, ville, appartamenti, rustici, qualsiasi tipo di fabbricato:
- Atto di compravendita e visura catastale di case e terreni detenuti non solo in Italia ma anche all’estero. Per gli immobili che hai all’estero devi indicare anche il valore IVIE (puoi farti aiutare dal patronato stesso);
- Certificazione attestante l’eventuale importo residuo di mutuo (puoi chiederla alla banca che ti ha concesso il finanziamento);
- Atto notarile di donazione se hai ricevuto immobili in donazione (questo documento serve solo se stai richiedendo prestazioni socio sanitarie);
Scarica subito l’elenco da stampare in formato PDF dei documenti necessari per la compilazione dell’ISEE.
Calcolo
Come detto in apertura, devi consegnare tutti questi documenti al CAF/patronato. Un addetto del Caf, una volta ricevuta tutta la documentazione, si occupa di fare il calcolo del tuo ISEE e te ne consegna apposita certificazione per gli usi consentiti. Caf e patronati assistono gratuitamente i cittadini.
Sulla base del tuo ISEE, il patronato può dirti anche a quali agevolazioni hai diritto. Per esempio, se intendi fare domanda per il bonus bebè, il patronato conosce già quali sono i limiti ISEE per averne diritto. Puoi conoscerli anche tu informandoti sul sito INPS, ma volendo puoi anche chiedere al CAF. In questo modo, se il tuo ISEE è superiore, è inutile presentare domanda considerando che sicuramente verrà rifiutata.
Scadenza
L’ISEE scade il 15 gennaio di ogni anno. Quindi, per fare un esempio concreto: supponiamo che a maggio 2019 ti serve l’ISEE perché devi chiedere il reddito di cittadinanza. Ti rechi dal CAF, consegni i documenti necessari e ottieni finalmente il tuo ISEE. Siccome lo hai ottenuto a maggio 2019, la scadenza è il 15 giugno 2020.
Facciamo un altro esempio. Siamo a settembre 2019 e ti serve l’ISEE perché devi iscriverti all’università. Ti rechi sempre al CAF e ottieni il tuo ISEE. La scadenza dell’ISEE è sempre il 15 gennaio 2020. Questo significa che se per qualsiasi motivo devi presentare un nuovo ISEE, perché per esempio vuoi chiedere l’esenzione al ticket sanitario, puoi usare lo stesso ISEE che hai già e non chiederne uno nuovo.
Cosa succede alla scadenza dell’ISEE. Se l’agevolazione che avevi richiesto, necessita di un nuovo ISEE, allora per confermarla devi chiederne uno nuovo, Quindi devi recarti nuovamente al CAF con tutti i documenti e farlo ricalcolare.
Online
Come ti ho spiegato finora, l’ISEE è un indicatore, ossia il risultato di un calcolo che prende in considerazione non solo i tuoi redditi e quelli dei familiari, ma anche i possedimenti mobiliari e immobiliari. Quindi non è semplicissimo e immediato da calcolare. Eppure sarebbe bello poterlo sapere subito, in modo da verificare se rientri o meno in una agevolazione.
Per esempio, supponiamo che tu voglia fare richiesta del reddito di cittadinanza (carta RdC), il quale prevede una soglia limite di ISEE. Sarebbe molto utile sapere subito il tuo ISEE per capire se hai diritto o no al Reddito di Cittadinanza e quindi evitare di perdere tempo a fare la domanda.
L’INPS, proprio per queste ragioni, ha inserito uno strumento di calcolo ISEE online, o meglio, un simulatore online. La nota positiva è che per usarlo non occorre nessun PIN e neanche alcuna registrazione. Basta collegarti al sito e inserire i dati per il calcolo.
L’INPS ci tiene a precisare che il risultato di questa simulazione è, appunto, solo una simulazione in base ai dati che tu inserisci e non costituisce l’ISEE vero e proprio, per il quale devi recarti in patronato/CAF. Tuttavia, questo simulatore è molto utile perché ti consente di conoscere fin da subito qual è il tuo ISEE e quindi se rientri nell’agevolazione che ti interessa. Vediamo come usare questo simulatore online:
Collegati al sito INPS simulazione calcolo ISEE, dunque scegli quale ISEE desideri calcolare, tra:
- ISEE ordinario, utile per la maggior parte delle prestazioni agevolate;
- ISEE minorenni, destinato alla richiesta di agevolazioni per minorenni o famiglie con minorenni;
- ISEE università, destinato agli studenti universitari che desiderano chiedere agevolazioni;
- ISEE socio-sanitario e dottorato di ricerca, riservato a maggiorenni che chiedono agevolazioni sanitarie non residenziali oppure a chi intraprende un corso di dottorato di ricerca;
- ISEE socio sanitario residenze, riservato a maggiorenni che necessitano di ricovero presso centri assistenziali.
Sul sito INPS, scegli quindi l’ISEE che ti interessa:
Dopodiché compila i campi richiesti. È molto semplice da compilare: devi inserire il tuo reddito, quello dei familiari, la giacenza dei conti correnti, numero dei figli, eventuali immobili di proprietà ed infine clicca in basso sul pulsante Simula ISEE:
Suggerimento
Anche se non conosci alcuni dati precisi, per esempio ancora non conosci la giacenza media precisa del tuo conto corrente oppure il tuo reddito annuo lordo, compila comunque i campi con un valore indicativo che ritieni si avvicini alla realtà. In questo modo puoi avere almeno un valore indicativo dell’ISEE e, se ti rendi conto di rientrare nel limite previsto dall’agevolazione che intendi richiedere, a quel punto puoi iniziare a preparare i documenti specifici.
Precompilato
L’ISEE precompilato è una novità partita con il governo Conte, che semplifica tutta la trafila di documenti da portare ai CAF/patronati per chiedere l’attestazione ISEE. Infatti, a partire dal 2019, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS hanno già alcuni dati importanti dei cittadini, nello specifico:
- Numero dei componenti il nucleo familiare;
- Redditi di tutti i componenti del nucleo familiare;
- Dati del patrimonio mobiliare e immobiliare;
- Altri dati ricavati dall’incrocio dei dati tra anagrafe tributaria e INPS.
In pratica l’ISEE precompilato è come il 730 precompilato, ossia un documento che INPS e Agenzia delle Entrate ricavano automaticamente grazie a dei dati incrociati. L’ISEE precompilato non comprende tutti i documenti, quindi per ottenere la relativa attestazione ISEE devi comunque recarti presso un CAF/patronato. Ma rispetto a prima devi consegnare meno documenti, perché la maggior parte sono già in possesso degli enti.
DSU differenza
ISEE e DSU non sono la stessa cosa, anche se sono strettamente collegati. La DSU è la dichiarazione sostitutiva unica ed è praticamente il modulo che compili al CAF per ottenere l’attestazione ISEE.
La DSU è quindi un documento che devi compilare e consegnare al CAF, anche se di solito la compila direttamente il CAF una volta consegni loro l’elenco dei documenti necessari per il calcolo dell’ISEE. La DSU è composta da varie sezioni:
- Anagrafica, devi inserire i tuoi dati e quelli del tuo nucleo familiare;
- Reddituale, ove indicare i redditi percepiti da te e i tuoi familiari;
- Patrimoniale, ove indicare i possedimenti mobili (conti correnti, polizze assicurative…) e immobiliari (case, fabbricati, terreni).
Una volta compilata la DSU, il CAF la trasmette all’INPS che verifica i dati. L’INPS dopo qualche giorno invia l’attestazione ISEE al CAF e tu puoi ritirare l’attestazione.