Trovarsi in difficoltà e aver bisogno di una casa di riposo, può rappresentare un momento di grande stress e confusione. Soprattutto perché a volte le persone confondono le strutture tra loro, dunque capire da dove iniziare non è sempre facile.

In questa guida completa ti spiego come fare domanda per entrare in casa di riposo o in RSA, le differenze tra RSA e casa di riposo, come accedervi, il punteggio minimo per essere inserito in graduatoria, quanto tempo occorre per entrare, infine chi paga se la pensione non basta e in quali casi l’onere spetta ai figli.

Differenza tra RSA e casa di riposo

Prima di entrare nel vivo della questione, è importante chiarire la differenza tra RSA e casa di riposo, che spesso crea confusione. Spesso è facile confondere le due strutture, quando in realtà si tratta di due alternative differenti.

Casa di riposo

La casa di riposo si può paragonare a una sorta di “casa vacanze”: accoglie ospiti autosufficienti, i medici non ci sono 24 ore su 24, ma sono sempre presenti gli infermieri, che si occupano degli ospiti e somministrano loro cure e medicinali prescritti.

Si tratta di un luogo di socializzazione, dove gli anziani stanno insieme, partecipano ad attività ludiche, culturali, ballano, cantano, dipingono. Spesso ci sono delle sale dedicate all’intrattenimento, alle chiacchiere.

Gli anziani possono alloggiare in stanze singole o doppie, o addirittura in veri e propri appartamenti, in modo da avere la propria privacy e godere delle stanze comuni solo quando si vuole.

La casa di riposo può essere:

  • Privata (il pagamento spetta all’anziano, completamente o in parte, a seconda delle convenzioni);
  • Pubblica (in questo caso per entrarvi bisogna contattare i servizi sociali del comune).

RSA (Residenze sanitarie assistenziali)

Le RSA, al contrario delle case di riposo, sono strutture che ospitano anziani non autosufficienti. Anche qui ci sono sale e momenti ricreativi, ma la differenza con le case di riposo è che, essendo gli ospiti non autosufficienti, il medico è presente 24 ore su 24, oltre che infermieristica.

La RSA può essere:

  • Privata (il pagamento spetta totalmente all’anziano);
  • Pubblica (in questo caso per entrarvi bisogna contattare i servizi sociali del comune).

Dunque, se decidi di entrare in una RSA o una casa di riposo pubblica (o far entrare un tuo familiare), devi passare per i servizi sociali del comune di residenza dell’anziano.

Come accedere

Ecco la procedura per fare domanda di accesso a una RSA o a una casa di riposo:

  1. La prima cosa da fare è contattare i servizi sociali del Comune dove risiede l’anziano. Contatta il comune e chiedi il riferimento dell’assistente sociale che si occupa delle procedure. L’assistente sociale ti darà un appuntamento;
  2. Dopo un colloquio, l’assistente ti consegna i moduli da compilare per la domanda e ti indica i documenti che devi allegare. Nella domanda puoi indicare la struttura preferita e anche le successive, nel caso in cui nella preferita non dovesse esserci posto. Una volta compilati i moduli, puoi riconsegnarli all’assistente;
  3. Al più presto ti contatterà un medico o un infermiere della tua ASL di riferimento, con il quale prenderete appuntamento per una visita a domicilio, in modo da valutare le condizioni attuali dell’anziano. Il sanitario redige una relazione e la gira all’assistente sociale che ti sta seguendo;
  4. L’assistente sociale quindi, in riunione con gli altri funzionari del comune che operano nel settore, visionano tutti i tuoi documenti e la domanda e assegnano un punteggio all’anziano, per inserirlo in graduatoria.

Punteggio minimo

Il punteggio minimo per entrare in graduatoria è pari a 60. Maggiore è il punteggio, più alta è la posizione dell’anziano in graduatoria, quindi più veloce sarà, potenzialmente, la chiamata per entrare in una struttura.

Una volta fatta la domanda e concluso l’iter infatti, l’anziano viene inserito in graduatoria e appena si libera un posto nella struttura a cui hai fatto domanda (RSA o casa di riposo), i funzionari scorrono la graduatoria. Quindi potresti ricevere la chiamata.

Quanto tempo per entrare

I tempi di attesa sono molto variabili: dipendono dal tuo punteggio, da quante persone siete in graduatoria, da quanti posti ci sono nella struttura che hai scelto e in quelle di tua seconda scelta.

Potresti quindi essere chiamato subito, ma non nella struttura di tua prima scelta: in ogni caso, appena si libererà la tua struttura preferita, sarai trasferito lì (o l’anziano per cui hai fatto domanda). I tempi variano quindi da poche settimane e possono arrivare perfino a un anno.

Attenzione

Alcune regioni, hanno regole precise: se non accetti di entrare nella prima struttura disponibile (anche se di tua seconda scelta), perdi il diritto ad accedere: la tua domanda viene annullata.

Ingresso

Prima che l’anziano entri nella RSA (o casa di riposo), la struttura contatta i familiari dell’anziano, in modo che vedano la struttura, conoscano il personale e ottengano tutte le informazioni che desiderano. Anche i sanitari avranno bisogno di informazioni, per accogliere al meglio il nuovo ospite.

In questa fase si discutono tutti gli aspetti gestionali della struttura e gli aspetti burocratici. Successivamente, l’anziano entra nella struttura, accolto dal personale.

Chi paga se la pensione non basta

La pensione dell’anziano non basta a pagare il canone dell’alloggio e la famiglia non riesce a contribuire. In questo caso, se l’anziano è in condizioni fortemente disagiate, egli stesso o i familiari possono contattare i servizi sociali del Comune in modo da chiedere il contributo per la retta, il cui pagamento spetterà all’ASL e al comune (in genere 50% e 50% ciascuno).

A questo punto la commissione del comune chiede i documenti dimostranti il reddito e verifica la non autosufficienza dell’anziano. Se la commissione accoglie la domanda, l’ASL assegna l’anziano a una struttura. In genere il 50% lo paga l’ASL e il restante 50% il comune. Quest’ultimo può chiedere all’anziano un piccolo contributo, in proporzione al suo reddito.

Suggerimento

Ogni regione potrebbe avere delle differenze in merito alla gestione e importi a carico di Comune, ASL, o Regione, che potrebbe anche partecipare alla spesa. Contatta il comune di residenza dell’anziano per avere informazioni dettagliate e precise.

I figli sono obbligati a pagare la casa di riposo

I figli possono essere obbligati a pagare la retta o a contribuire. Se un genitore è in stato di bisogno, può portare in tribunale i figli che non vogliono contribuire. Tutti i figli infatti, sono chiamati a contribuire al sostentamento del genitore, non con un importo uguale per tutti, ma ognuno con una somma proporzionale alle proprie possibilità (art. 433 c.c.).