Da anni ormai la Pubblica Amministrazione italiana è impegnata nel progetto Agenzia per l’Italia Digitale, con l’obiettivo di semplificare le procedure burocratiche, renderle telematiche per velocizzare le comunicazioni e i rapporti tra stato e cittadini ed altri enti che forniscono servizi di pubblica utilità.

In questa guida completa sul domicilio digitale ti spiego cos’è e come funziona, facendo una distinzione tra domicilio del cittadino e domicilio dell’avvocato extra disctictum, come attivarlo, i costi e i tempi di attivazione e infine ti fornisco il modulo da consegnare al Comune per comunicare il tuo domicilio digitale.

Cos’è e come funziona

Il Decreto Legislativo 13 dicembre 2017, n. 217 chiamato anche “Codice dell’amministrazione digitale” ha introdotto un nuovo modo di comunicazione tra Pubblica Amministrazione e cittadino. Il decreto prevede infatti il domicilio digitale che, spiegato in parole semplici, non è altro che una PEC dove gli enti locali, gli enti pubblici e quelli di pubblica utilità possono inviarti comunicazioni.

Avere un indirizzo digitale è molto semplice. Ecco cosa devi fare:

  1. Comunicare al Comune di residenza la tua PEC, che sarà a tutti gli effetti il tuo domicilio digitale;
  2. Il comune provvede quindi a inserire la tua PEC nell’Anagrafe Nazionale online (ANPR). La PEC comunicata diventa il tuo domicilio digitale: qui riceverai le comunicazioni della Pubblica Amministrazione;
  3. L’Anagrafe Nazionale Online (ANPR) diventa quindi di dominio pubblico: la PA e i gestori di servizi pubblici potranno consultarla. Qui troveranno la tua PEC e potranno usarla per comunicare con te.

Esempio

Tramite la tua PEC potrai ricevere i documenti del Comune, le notifiche di atti come le cartelle esattoriali, contravvenzioni, multe, comunicazioni di decreto ingiuntivo, ecc.

Attenzione

Avere un domicilio digitale, almeno per ora, non è obbligatorio. È solo una facoltà concessa al cittadino. Dunque puoi attivarla solo se lo vuoi, se ritieni che possa essere un valore aggiunto, che possa esserti di aiuto o agevolarti nella comunicazione con gi enti pubblici.

Dell’avvocato

Extra districtum

I legali possono accettare incarichi anche extra districtum (fuori circondario) ossia al di fuori della zona dove ha sede l’Ordine di appartenenza (art. 2, co. 3, L. n. 247/2012). In questo caso eleggono domicilio nel luogo di competenza del Tribunale dove ha sede la causa che stanno seguendo.

In mancanza di una comunicazione da parte dell’avvocato, il domicilio si intende automaticamente eletto presso la Cancelleria del Tribunale ove ha sede il processo civile o penale (art. 82 Regio decreto 37/1934). Ciò significa che il Tribunale potrà inviare alla Cancelleria le comunicazioni, oltre ovviamente allo studio dove esercita.

Alla luce delle recenti sentenze della Corte di Cassazione, se l’avvocato che opera fuori circondario comunica la PEC, il Tribunale deve inviargli tutti documenti relativi alla causa che sta seguendo (comunicazioni, notifiche, ecc.) direttamente a quella PEC e non alla Cancelleria (Corte di Cassazione ordinanza n. 30139/2017; Corte di Cassazione sentenza n. 10143/2012; Corte di Cassazione sentenza n. 26696/2013, Corte di Cassazione sentenza n. 9876/2014).

Dunque, ne consegue che le comunicazioni possono essere inviate alla Cancelleria solo se l’avvocato non ha fornito una PEC. La posta elettronica certificata risulta il domicilio elettivo dove inviare tutte le comunicazioni all’avvocato extra districtum.

Alla luce della normativa quindi, l’avvocato che lavora fuori circondario ha tre possibilità:

  • Eleggere un domicilio fisico nel circondario del Tribunale ove ha luogo il processo;
  • Non eleggere un domicilio e non fornire una PEC, in questo caso il domicilio legale è la Cancelleria del Tribunale;
  • Fornire una PEC: in questo caso tutte le comunicazioni saranno inviate alla PEC.

Del cittadino

Nuovo CAD (Nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale)

Per una più pratica e veloce comunicazione tra Istituzioni e cittadini, il governo ha istituito il Nuovo Cad, prevedendo il domicilio digitale, che di fatto è una PEC che il cittadino comunica al proprio Comune di residenza e dove potrà ricevere e inviare le comunicazioni con tutte le istituzioni pubbliche, dunque non solo con il Comune, ma anche con l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, la Regione, ecc.

Il domicilio digitale rientra in un un più grande obiettivo che è quello dell’Agenzia per l’Italia Digitale, con lo scopo di arrivare a una comunicazione solo elettronica dei cittadini (laddove possibile) con un risparmio non solo in termini di risorse cartacee, ma anche di tempo, sia per la pubblica amministrazione che per i singoli privati.

Obbligatorio

L’elezione di domicilio digitale non è obbligatorio. È una facoltà concessa dallo Stato ai cittadini, per permettergli di risparmiare tempo ore di fila e ricevere in maniera pratica e veloce tutte le comunicazioni sulla propria PEC e non più tramite raccomandata cartacea.

Chi non vuole aderire al progetto non deve fare nulla: gli enti pubblici continueranno a inviare eventuali comunicazioni al domicilio fisico, tramite lettera semplice o tramite raccomandata A/R laddove occorre.

Come attivare

Procedura di attivazione

Attivare il domicilio digitale è semplicissimo:

  1. Devi innanzitutto possedere una PEC. Per avere una PEC non occorre alcun dispositivo o pc speciale: devi soltanto sottoscrivere un abbonamento con uno dei provider di PEC. In Italia non ci sono provider che forniscono PEC gratis: fino a qualche anno fa era possibile avere una PEC gratis tramite Poste Italiane, ma poi il servizio è stato dismesso a causa dello scarso utilizzo da parte dei cittadini. I servizi PEC più diffusi sono quelli di Aruba, Postecert di Poste Italiane, Kolst PEC e Legalmail di Infocert.
  2. Una volta ottenuto un indirizzo di posta elettronica certificata, non devi far altro che andare in Comune e comunicare all’addetto la tua PEC. Devi compilare un modulo con i tuoi dati, la tua PEC e dichiarare che sei a conoscenza del fatto che da quel momento in poi tutte le comunicazioni ti saranno inviate via PEC.

Da qui puoi scaricare il modulo di attivazione del domicilio digitale, da consegnare in Comune:

Scarica subito il modulo fac simile compilabile WORD del modello.

Costi e tempi

La comunicazione del domicilio digitale e l’inserimento nella rispettiva anagrafe sono gratis. Nel momento in cui consegni il modulo viene subito conservato nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente. Il Comune provvede dunque a inviare la tua PEC a tutti gli enti di Pubblica Amministrazione e gli enti esercenti pubblici servizi.